SORA – La storia dell’umanità secondo Flavia Salomone: l’opera presentata sabato al Museo

“C’era una volta…HOMO”: è questo il particolare titolo di un’opera, unica nel suo genere, che racconta in modo accattivante la storia dell’evoluzione della nostra specie. L’autrice Flavia Salomone, con un linguaggio semplice, avvalendosi anche dell’aiuto di disegni, ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione dell’uomo, cercando di rispondere a domande quali: chi siamo, da dove veniamo, quando è nato il linguaggio.
La presentazione dell’opera, promossa e curata dalla Dott.ssa Manuela Cerqua, Direttrice del Museo della Media Valle del Liri, si terrà sabato 11 aprile 2015, alle ore 17.00, presso la struttura museale. In mattinata Flavia Salomone illustrerà il libro agli alunni delle scuole primarie visto che l’opera è stato pensata proprio per i ragazzi dai 6 ai 13 anni e si prefigge l’obiettivo di colmare un vuoto editoriale. Attualmente, infatti, non esistono libri che trattino questo argomento, a parte testi scolastici non sempre aggiornati.
Flavia Salomone è nata a Roma 49 anni fa. Si è laureata in Biologia con indirizzo Antropologico nel 1990, presso la Sapienza Università di Roma. Per alcuni anni ha condotto ricerche sulla biologia delle popolazioni umane del passato su campioni scheletrici di epoca romana (I-III sec. d.C.), presso il laboratorio di antropologia dell’Università la Sapienza prima e poi presso quello del Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.  Dopo una borsa di studio presso il Museo di paleontologia umana “Giuseppe Sergi” della Sapienza Università di Roma e dopo un Master biennale per “Operatori dei musei scientifici”, si occupa di divulgazione scientifica anche attraverso le nuove tecnologie multimediali.
La presentazione di “C’era una volta…HOMO”, a cura dell’autrice, sarà preceduta dalla conferenza del Prof. Italo Biddittu che illustrerà nel suo intervento i dati relativi alla presenza dell’Homo nel Lazio meridionale.
Italo Biddittu, archeologo e paleontologo, dal 1957 effettua ricerche sui primi insediamenti umani, soprattutto nell’Italia centrale. Dal 2005 insegna Paleontologia e Paleoecologia all’Università di Cassino, che gli ha conferito la Laurea Honoris causa in Lettere. Oltre a numerosi rinvenimenti di siti e insediamenti nel territorio della provincia di Frosinone, il 13 marzo 1994 ha scoperto nei pressi di Ceprano un cranio che ancora oggi è considerato il più antico fossile umano in Italia, cui ha dato il nome affettivo di Argil. Autore e coautore di numerose pubblicazioni scientifiche, nell’ambito dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana dal 1958, di cui è stato presidente dal 2006 al 2009, ha curato la progettazione e la realizzazione di musei, tra i quali il Museo Preistorico di Pofi, che illustra la preistoria del Lazio meridionale con notevoli testimonianze sugli antichi ambienti e sulle presenze umane.

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