FROSINONE – Una domenica in riva al Cosa dopo i lavori di ripulitura
Festa grande sul Cosa. Domenica prossima i cittadini di Frosinone si riappropriano del loro fiume. Il tratto che bagna località Acqua Tonica, affidato alle associazioni Laboratorio Scalo e L’Impegno, è tornato in questi giorni a nuova vita, grazie alla pulizia fatta dai volontari e all’intervento determinante del Comune e in particolare del vicesindaco Francesco Trina, che ha potuto operare liberamente in virtù del fatto che quel tratto di Cosa è demaniale. Le sponde, gli isolotti che affiorano lungo il letto e il camminamento pedonale sulla sponda di sinistra sono stati liberati da arbusti, erbacce e rifiuti. Tutto è pronto per accogliere i cittadini che sceglieranno di trascorrere la domenica in località Acqua Tonica, dove le due associazioni hanno preparato eventi e iniziative. In programma, una estemporanea di pittura curata da Centro Interarte Pubblica e Popolare, una mostra fotografica e il recital del maestro Carlo Perruzza che declamerà i versi delle poesie dedicate al fiume Cosa. In programma anche una passeggiata alla scoperta della biodiversità con Sylvatica, la passeggiata ecologica organizzata dal Cai, il concerto del gruppo Folkantà e quello del coro Cai. Ricco anche il cartellone delle attività curate dagli studenti della media Pietrobono, che proporranno una estemporanea di pittura, una mostra fotografica, uno spettacolo musicale e spazi di animazione con favole e racconti per i più piccini. Per tutto il giorno in località Acqua Tonica ci saranno gli stand di Campagna Amica – Coldiretti per la degustazione dei prodotti agroalimentari e delle produzioni tipiche e un punto informativo Avis. “La nostra iniziativa nasce per far conoscere il fiume, per avvicinare al fiume i giovani, che non lo conoscono e far tornare sulle sue sponde gli anziani della città, che lo rimpiangono. Domenica – commenta Anselmo Pizzutelli, presidente del Laboratorio Scalo – ricuciremo il rapporto tra la città e il suo fiume. E da lì costituiremo il primo nucleo intorno al quale dovrà nascere il Parco del Cosa previsto nel Contratto di Fiume”.
