SORA – Illegittimità di un consigliere comunale, risvolti penali nel progetto sul fiume Liri e il caso Gosaf: nuove iniziative dall’opposizione

Le balbettanti e, a tratti, imbarazzanti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Tersigni in questi ultimi giorni a seguito delle nostre iniziative volte a denunciare una vera e propria emergenza della legalità amministrativa a Sora e a rivendicare uno stato di calamità legale, confermano oltremodo i dubbi nostri e della stragrande maggioranza dei cittadini sorani circa l’esistenza di sacche di cattiva gestione dell’Amministrazione Tersigni, sulle quali quindi necessita di fare ulteriore luce.
E, come già preannunciato nell’ultima conferenza stampa, nelle scorse ore abbiamo proceduto a protocollare due richieste di accesso agli atti e la richiesta di convocazione urgente e straordinaria di un consiglio comunale.
Nell’ordine, al Sindaco e alla responsabile dell’Ufficio Legale del Comune, abbiamo chiesto lumi circa la natura e lo stato delle denunce penali ed amministrative in cui è “incappata” l’Amministrazione per quanto concerne il progetto sul fiume Liri; denunce che, nei giorni scorsi, hanno costretto la Giunta comunale ad affidare ad un avvocato esterno l’incarico di difendere il Comune stesso, con un aggravio di spese a carico dei cittadini che si va ad aggiungere alle centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici “cementificati” inutilmente e dannosamente sulle rive del nostro fiume.
Un secondo e più approfondito accesso agli atti è stato posto in essere inoltre, al Sindaco e all’Ufficio Tributi, sulla questione Gosaf, divenuta ormai di dominio pubblico e foriera di  tanta preoccupazione nei cittadini sorani che onestamente pagano le tasse e che, con altrettanta determinazione, vogliono sapere e capire la sorte dei loro soldi.
Nel contempo, in ultimo, vogliamo che venga posta fine ad un’altra incresciosa situazione, sollevata peraltro proprio dal Sindaco che nel corso di un consiglio comunale (23 dicembre 2014) ebbe a dichiarare, senza mai  smentire, che “c’è un consigliere che non potrebbe fare più il consigliere a norma di legge… però glielo facciamo fare … perché ci conviene farglielo fare …” (pag. 51 e ss verbale del Consiglio Comunale).
Nelle settimane successive a queste gravissime dichiarazioni del Sindaco, su un quotidiano locale è stata pubblicata la notizia ripresa diffusamente da tutte le testate on line e anch’essa mai smentita, relativa ad un consigliere comunale processato per un reato per il cui solo semplice rinvio a giudizio il Codice Etico, denominato Carta di Pisa, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, prevede l’obbligo morale del consigliere medesimo di dimettersi. Alla luce di tutto questo chiediamo ancora una volta, quindi, che si faccia chiarezza su questa vicenda auspicando che il punto in questione venga discusso nel consiglio comunale del prossimo 6 luglio.

I Consiglieri comunali
Massimo Ascione
Fausto Baratta
Lino Caschera
Roberto De Donatis
Antonio Farina
Giacomo Iula
Antonio Lecce
Alessandro Mosticone.

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