MONTE SAN GIOVANNI C. – Fare Verde, ancora un duro attacco ad Acea
La risposta di Fare Verde Provincia di Frosinone ad Acea ATO 5 Spa. In primo luogo le frequenti segnalazioni sulla stampa hanno una paternità certa che porta il nome di Fare Verde Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare iscritta anche all’Albo della Regione Lazio e non sono quindi generiche ma circostanziate. L’Acea anche nelle sue precisazioni INSINUA la colpa degli aumenti del consumo idrico per l’innaffiamento e siccome Fare Verde è certa che non sono state elevate contravvenzioni ai Cittadini per l’uso improprio relativo all’innaffiamento le considera illazioni e insinuazioni. Per quanto riguarda le turnazioni è palese che Acea si sia dimenticata di inserire il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e altre località che durante l’estate soffrono la privazione dell’acqua potabile dalle 12.30 alle 06.00 del mattino tutti i giorni ad esclusione dei giorni in cui non arriva affatto. Se questo avviene anche nel resto della Provincia di Frosinone non può che portare alle seguente riflessione: “Per la scrivente il mal comune non è mezzo gaudio.” Bene per la definizione scritta di “rete fatiscente” che indurrà alla riflessione i Cittadini Utenti di Monte San Giovanni Campano e ottima la ricostruzione che già nel 2003 la rete era in pessime condizioni. Fare Verde vuole ricordare ad Acea che dal 2003 ad oggi sono passati ben 12 anni e non solo l’acquedotto versa in condizioni fatiscenti ma ci sono problemi serissimi anche per la depurazione delle acque e per le fogne; di fatto tutto il sistema affidato ad Acea non funziona come dovrebbe e la riflessione allora arriva spontanea: Per quale sacrosanta ragione Acea si è accollata questa Croce o meglio perchè Acea è andata per legno alla Croce quando sapeva benissimo di avere tra le mani una situazione disastrosa. Se non è per opera di beneficenza che Acea opera allora spieghi il motivo per cui pur non avendo nessuna arma puntata alla tempia non ha attuato il recesso dal contratto per manifesta inadempienza della controparte. Fermo restando che queste cose di venalità non interessano Fare Verde perchè le nostre segnalazioni sono state sempre riferite allo spreco dell’acqua e non dei soldi ci teniamo a ribadire che se il TAR ha indicato i politici tra i quali è compreso il sindaco di Monte San Giovanni Campano quali responsabili del disastro in Provincia di Frosinone per quanto riguarda le tariffe ciò non permette ad Acea di offendere e provocare i Cittadini di Monte San Giovanni Campano con illazioni e insinuazioni sugli sprechi di acqua in quanto il vero spreco avviene dall’acquedotto gestito appunto da ACEA Ato 5 Spa. Per ultimo: Non è prevista la realizzazione di un nuovo acquedotto e non è previsto l’adeguamento come espressamente dichiarato da ACEA e allora Fare Verde si chiede: Ma a che serve l’azienda ACEA? Fare Verde invita in modo duro l’azienda ACEA a risolvere le problematiche che ci hanno portato ad essere Comune iscritto in caratteri chiari nell’infrazione UE per l’approssimativa depurazione delle acque , la diffida a risolvere le problematiche del depuratore di Chiaiamari (Pantanellle), le ricorda che serve un acquedotto nuovo in sostituzione dell’attuale colabrodo come ci tiene a precisarle che in alcune situazioni le scuse sono obbligatorie per buona educazione. Fare Verde chiede ad ACEA di presentare le proprie scuse ai Cittadini di Monte San Giovanni Campano per averli accusati più volte e ingiustamente di sprecare l’acqua potabile con esternazioni che sono solo frutto della fantasia più sfrenata. Infine lasciate perdere le chiacchiere e cercate di risolvere la situazione che l’acqua non arriva o è razionata.
Fare Verde Provincia di Frosinone
Il responsabile
Dott. Marco Belli