SPERLONGA – Incontri con l’autore: domani in piazza Fontana Antonio Pascale

Il nome scelto per gli eventi dell’estate sperlongana 2015 non è soltanto una bella boutade linguistica, ma un preciso intento di ridestare il corpo e lo spirito di quanti scelgono la perla del Tirreno per trascorrere serate e vacanze. I libri s’incastonano allora benissimo nel calendario degli eventi ideato di concerto da Radio Spazio blu e Sperlonga Turismo, proponendo così anche una serie di “incontri con l’autore” ogni giovedì alle 21,15 tra luglio ed agosto che sono condotti da Simone di Biasio (insieme a Valentina Notarberardino negli ultimi due appuntamenti). Una postazione fissa in piazza Fontana è occupata dalla libreria Mondadori “Tuttilibri” di Formia, che permette dunque a cittadini e visitatori di godere del mare e della lettura.

Dopo il bel successo del primo incontro con Pino Aprile e i suoi “Terroni”, del secondo appuntamento con Paolo Fiore, stimato medico ed apprezzato scrittore, ed infine con Marisa de’ Spagnolis, archeologa e scrittrice, Sperlonga si prepara al quarto appuntamento di giovedì 6 agosto alle ore 21,15: fa ben sperare il pubblico che sta rispondendo positivamente all’iniziativa letteraria in piazza.

In piazza Fontana sarà ospite Antonio Pascale con il suo romanzo Le attenuanti sentimentali (Einaudi). Sperlonga accoglierà una delle voci più amate ed originali del panorama letterario contemporaneo (di Caserta ma nato a Napoli), collaboratore de «Il Mattino», «Il Messaggero», il «Corriere della Sera» e «il Post», nonché «intellettuale di servizio» delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi. Le attenuanti sentimentali non sono «un romanzo ma un giro in bicicletta» perché intanto Antonio Pascale (protagonista anche del romanzo, dunque autofiction) compra una bicicletta, per sfuggire al traffico sferzante della città e provare a contrastare l’insonnia. Lo scrittore compone così un caleidoscopio abrasivo, divertentissimo, incastrando alla perfezione scene brillanti e riflessioni sovversive. Ci restituisce dunque la complessità del nostro tempo e dei sentimenti, perché si può parlare dei massimi sistemi raccontando di quanto sia difficile trovare un parcheggio alla propria bici, o al proprio cuore.

Da quel magma notturno di pensieri e tic di Antonio Pascale prende forma, nella fiction del romanzo, l’idea di girare un documentario sui sentimenti, che mischi neuroscienza, biologia evolutiva e psicologia: C’è chimica tra noi. Perché gli uomini e le donne oggi sembra che in amore si siano scambiati i ruoli? Siamo davanti a una mutazione antropologica? C’entra il fatto che per piú di un milione di anni siamo stati cacciatori- raccoglitori e il sesso non necessitava di estenuanti dichiarazioni? Bisogna intervistare senz’altro Luigi, affidabile libertino e pittore sensibile alle sfumature del cielo, e coinvolgere nel progetto Paola, produttrice single, piena di empatia, il cui «languore negli occhi è un tintinnio di malessere».

Ma il disordine delle notti si ricompone al mattino, quando i figli fanno colazione e tocca accompagnarli a scuola – Brando fissato con il calcio, Marianna alle prese con la creatività e i suoi cascami. Cominciano cosí giornate fatte di aerei da prendere per lavoro – ogni volta con l’ansia di arrivare troppo tardi, in barba al cliché del meridionale pigro -, consigli di classe dove accapigliarsi sul cibo biologico in mensa e «cene bislacche» in cui giocando ai mimi si finisce per rivelare aspetti terribili del proprio carattere. Aggiungeteci il funambolico tentativo di tenere a bada gli automatismi da maschio casertano che porterebbero Antonio a corteggiare tutte le donne, e l’avversione viscerale per il fanatismo ecologista. Cosí la realizzazione del documentario si allontana, e quel sentimento dolceamaro della delusione rischia di prendere il sopravvento, perché «mica la parola amore rende la vita migliore, no, semmai la rende possibile, migliore certo che no».

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