FROSINONE – Bando Acea Ato5, esposto all’ANAC da ANCE
L’Associazione dei Costruttori Edili di Frosinone presieduta da Domenico Paglia, insieme all’ANCE di Roma ACER e ad ANCE LAZIO – URCEL, ha presentato un esposto all’ANAC avverso il bando pubblicato da Acea Ato 5 lo scorso 18 luglio relativo a lavori di manutenzione e pronto intervento delle reti idriche e fognarie.
Il Presidente Paglia dichiara: “Abbiamo contestato sin da subito gli sviluppi e le modalità di attuazione del piano di investimenti annunciato da Acea lo scorso mese di febbraio.
Riteniamo che il bando pubblicato da Acea Ato 5, alla stessa stregua di quello pubblicato il 14 febbraio da Acea Ato 2, non sia coerente con l’art. 2, comma 1 bis del Codice dei Contratti Pubblici e con la disciplina comunitaria in materia di appalti, con cui il legislatore ha inteso tutelare piccole e medie imprese, prevedendo il loro coinvolgimento anche nell’ambito di lavori per grandi infrastrutture.
Pertanto ho deciso di rivolgermi all’ANAC per evidenziare le criticità del bando pubblicato da Acea Ato 5.
Questo provvedimento segue altre due istanze congiunte che abbiamo presentato all’ANAC tra marzo e maggio 2015 contro il bando di Ascea Ato2, al quale hanno risposto tre sole imprese, di cui una esclusa per via dei requisiti di qualificazione particolarmente selettivi.
Non chiediamo trattamenti di favore per le nostre aziende – continua Paglia – ma una modifica del bando che porti al frazionamento in più lotti, anche a fronte dell’esito del bando pubblicato da Acea Ato 2.
In caso contrario il bando escluderà da una grande opportunità tutte le imprese del territorio, comprese quelle che da sempre hanno lavorato per la società Acea Ato 5.
Mi chiedo – aggiunge il Presidente di Ancefrosinone – quale sia stato il ruolo avuto dai nostri rappresentanti politici per la tutela degli interessi del territorio e delle nostre piccole e medie imprese, se non quello di fare interventi sulla stampa locale.
Personalmente ritengo che i rappresentanti politici del territorio debbano svolgere un ruolo attivo ed azioni che possano salvaguardare, per quanto possibile, l’economia locale, il valore delle Imprese, i livelli occupazionali. Per fare ciò, purtroppo, non abbiamo più molto tempo a disposizione, considerata la crisi che ha messo in ginocchio le imprese edili locali. Se si ha intenzione di agire e fare qualcosa di concreto per le aziende della provincia di Frosinone, dunque, occorre agire al più presto, senza ulteriori perdite di tempo.
Esprimo profonda preoccupazione, perché ritengo che gli interventi sulla legislazione di settore, l’attuazione e la corretta interpretazione dei principi contenuti nelle direttive comunitarie in materia di appalti, il tema degli investimenti, quello della legalità e soprattutto le politiche industriali, attraverso cui regolamentare il comportamento del mercato ed orientare l’economia, sono competenze dirette della politica, che è chiamata ad intervenire in maniera organica su tutti questi temi.
Al di là di tutto – conclude Paglia – mancano da sempre strategie e politiche di sviluppo industriale che possano creare le basi per un percorso di sviluppo e per dare sostegno all’imprenditoria della nostra Provincia”.