CASSINO – Baratto amministrativo, chiarimenti ulteriori da Stefania Di Russo
“Onde evitare che si creino ulteriori incomprensioni voglio chiarire una volta per tutte la mia posizione in merito al baratto amministrativo. Io non ho mai detto che il baratto amministrativo sia un provvedimento inutile. Ho semplicemente fatto presente che era inutile sollecitare una cosa che il Comune di Cassino ha già fatto. Mi spiego ancora meglio: mettendo da parte per un istante i voucher, voglio sottolineare, come già detto in passato, che il nuovo bando per il co – housing di recente pubblicazione prevede il baratto amministrativo. Nello specifico chi riceve una casa per emergenza abitativa dal Comune è invitato ad accettare un patto di servizio iscrivendosi al regolamento del volontariato e pertanto fornendo un servizio di pubblica utilità per la cittadinanza. È ovvio che quanto contenuto nel bando può essere applicato anche in altri ambiti, tenendo, tuttavia, ben presenti tutti i principi di selezione riservati alla persone per accedere a questo tipo di beneficio. Nessuno è quindi contrario al baratto amministrativo, ma bisogna indicare con precisione i parametri dei beneficiari di tale provvedimento. Ovviamente immagino che ad esempio destinatari del baratto amministrativo siano solo coloro che rientrano nella morosità incolpevole. Stabilito ciò, quali sono i parametri per definire quest’ultima? E ancora queste persone saranno oggetto di verifiche sia di natura amministrativa, vedasi controllo nel modello ISEE, che di natura sociale con visite domiciliari da parte degli assistenti sociali? Saranno inoltre soggetti ai controlli incrociati da parte della Guardia di Finanza onde evitare false dichiarazioni da parte dei beneficiari di tale provvedimento? Un’altra cosa importante riguarda, poi, la prestazione lavorativa in favore del Comune come forma di baratto amministrativo. Faccio un esempio: se una persona è morosa per una cifra elevata che supera le migliaia di euro, ne consegue che la prestazione lavorativa, seppur volontaria, può assumere la forma della continuità con le inevitabili conseguenze di natura legale. Quindi, personalmente, io non sono mai stata contro il baratto amministrativo, ma vanno stabiliti in maniera precisa e completa quali sono i criteri per accedervi. Anzi posso tranquillamente dire di esserne stata promotrice. Tuttavia diverse ancora sono le considerazioni da fare. Ad esempio il mancato pagamento delle tasse comunali equivale ad un mancato introito di risorse economiche alla collettività che si traduce in minori investimenti in tutti i settori, dal sociale all’istruzione, dalla manutenzione all’ambiente. Pertanto, e sono certa che il Movimento per Cassino a 5 stelle ne sia consapevole, non pagare le tasse non può diventare prassi, ma deve essere una rara eccezione destinata a pochi. Ci siamo posti il problema che chiunque, pur avendo uno stipendio e con una casa si proprietà, possa pensare di utilizzare il baratto amministrativo per pagare le tasse? Questa è una cosa impensabile. Il baratto amministrativo inteso in forma allargato, quindi, diventa pura demagogia. Proprio per questo è necessario stabilire in maniera perentoria alcuni criteri nella piena convinzione che il sindaco, gli altri colleghi assessori e i consiglieri mostreranno la dovuta attenzione nei confronti di un’iniziativa che abbiamo già messo in atto in altri ambiti. Detto questo, resto dell’avviso che i voucher essendo un contributo economico passibile di ampliamento e con caratteristiche fiscali ben definite rappresentino comunque la soluzione migliore e diano una maggiore garanzia a tutti. Tale contributo economico, infatti, può essere utilizzato dalla famiglia che lo riceve anche per pagare le tasse. Il Comune di Cassino ha già fatto molto per le fasce più deboli e molto continuerà a fare, basti pensare che è stato cambiato integralmente il regolamento dei servizi sociali che a breve approderà in Consiglio Comunale, ma sicuramente non è in grado di elargire voucher, dare un tetto ed esonerare dal pagamento delle tasse lo stesso nucleo familiare. Se così fosse correremmo il serio ‘rischio’ di vedere raddoppiato in breve tempo il numero di abitanti di questa città perché tutti vorrebbero venire a Cassino.” È quanto emerge in una nota a firma dell’assessore alle Politiche Sociali Stefania Di Russo.