REGIONE – Piccole e medie imprese, indagine congiunturale Federlazio

La Federlazio regionale ha realizzato la consueta indagine congiunturale sullo stato di salute delle piccole e medie imprese del Lazio, effettuata su un campione di 350 imprese associate. Lo studio ha riguardato il semestre gennaio-giugno 2015. L’indagine è stata presentata oggi presso la sede dell’Associazione dal Presidente della Federlazio Silvio Rossignoli e dal Direttore Generale Luciano Mocci. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’Assessore allo Sviluppo Economico e Attività produttive della Regione Lazio Guido Fabiani e il Presidente della CCIAA Roma, Lorenzo Tagliavanti.
Nel corso del primo semestre 2015 i saldi di opinioni sull’andamento degli ordinativi, del fatturato sul mercato domestico e della produzione hanno cominciato a recuperare rispetto al semestre precedente.
In crescita, sia pure lievissima (dal 27,3 % al 28%) la percentuale delle imprese che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti nel I semestre 2015, così come la percentuale di quelle che hanno dichiarato di aver aumentato l’occupazione (dal 10,4% al 19,1%).
L’indagine Federlazio ha rilevato anche le previsioni a breve sui prossimi sei mesi dalle quali emerge che, per quanto concerne gli ordinativi, i saldi di opinione mostrano un miglioramento diffuso. Sul mercato nazionale il saldo passa da negativo (-7) a positivo (+13).
Riguardo le previsioni sull’occupazione il saldo atteso migliora di 11 punti passando da -8 a +3. Aumenta anche la percentuale di imprese che ha manifestato l’intenzione di fare investimenti nella seconda parte del 2015, ora pari al 33,9% rispetto al precedente 29,9%.
“Dai risultati della nostra Indagine semestrale – ha dichiarato il Presidente della Federlazio Silvio Rossignoli – non si può negare che segnali sia pur timidi di ripresa si vadano qua e là affacciando. Ma la partita vera, a nostro avviso, non si gioca tanto sulla capacità del sistema economico di produrre questi segnali, quanto sulla sua capacità di difenderli, di rafforzarli, di dare loro continuità, mettendoli al riparo da eventuali contraccolpi futuri sempre possibili. Proprio per rafforzare questi segnali e fare in modo che essi possano rappresentare una decisa inversione di tendenza, occorrono strategie che debbono essere poste in essere dai soggetti privati non meno che da quello pubblico.”

Il prossimo 1° ottobre verrà presentata l’indagine congiunturale relativa alle imprese della provincia di Frosinone. Seguirà comunicato stampa.

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