SORA – Opposizione contro Tersigni: Politicamente alla frutta, alle prossime elezioni sconfitta scontata

Se mai ve ne fosse stato bisogno, ne abbiamo avuto l’ennesima prova nel corso dell’ultimo consiglio comunale: il sindaco Tersigni è politicamente alla frutta; il suo gradimento da parte dei cittadini sorani è al minimo di sempre e sono certe oramai le probabilità che passi alla storia come il peggiore fra i sindaci della nostra città. Non abbiamo commissionato sondaggi a tal proposito né consultato esperti spin doctors; è sufficiente girare per le vie cittadine, entrare nei negozi, fermarsi ad un bar, per capire che la stragrande maggioranza dei sorani, mai come ora, aspetta ardentemente la prossima primavera per dare il ben servito a questo signore.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco capace di sfidare la Natura, contro e tutti, per realizzare una pericolosissima pseudo diga sul fiume Liri; opera di cui, nonostante le ben mediaticamente costruite conferenze stampa, ancora fatichiamo a comprendere la reale utilità per la città.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco che ha consegnato brevi manu le chiavi di alcune casseforti del Comune alla peggiore delle società di riscossione, miseramente cancellata dall’elenco del Ministero dell’Economia, non senza aver prima “attinto” alle casse comunali medesime, appropriandosi indebitamente di soldi pubblici di tanti cittadini sorani.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco della distruzione del Sora Calcio e dell’allegra gestione di alcuni degli impianti sportivi su cui, nonostante le nostre ripetute richieste, ancora non si riesce a far luce.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco sotto scacco di una maggioranza ribaltonista che, al di là delle apparenze, non vede anch’essa l’ora di chiudere questo periodo buio della storia politico amministrativa della nostra città.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco che, in buona compagnia con il consigliere Salvatore Meglio, ha annientato la dignità e l’onorabilità delle istituzioni comunali quali la Presidenza del Consiglio (asservita ai dictat sindacali) e la Conferenza dei Capigruppo, defraudata delle sue funzioni essenziali.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco che temporeggia di fronte alle speranze, alle aspettative e alle paure dei lavoratori socialmente utili e fa finta di non vedere e non capire quello che la Giustizia ha riconosciuto ai lavoratori medesimi in termini di reintegro immediato nel loro posto di lavoro.
Ricorderemo Tersigni come il sindaco delle ritorsioni politiche e personali contro coloro che non la pensano come lui o i suoi compagni di poltrona. Ritorsioni contro i suoi avversari politici che, quando è necessario, si possono e si devono consumare anche sulla pelle di persone “innocenti” come nella telenovela triste e misera che si sta sviluppando attorno alla società Ambiente; con cinismo e freddezza senza eguali Tersigni ed i suoi hanno prima mandato la società sull’orlo del baratro per poi fingere di salvarla rivendendosi elettoralmente questa “vittoria di Pirro”.
Il tempo è galantuomo e i giorni passano inesorabilmente; il sindaco è ben consapevole di tutto questo e ha iniziato una delle più lunghe e aggressive campagne elettorali amministrative degli ultimi anni.
Questa volta però, ne siamo fermamente convinti, il Palatersigni sarà smobilitato fra lacrime e singhiozzi per una sconfitta tanto scontata quanto scottante che segnerà l’inizio di una nuovo futuro sorano.

I consiglieri comunali
Massimo Ascione
Fausto Baratta
Lino Caschera
Roberto De Donatis
Antonio Farina
Giacomo Iula
Antonio Lecce
Alessandro Mosticone

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