FROSINONE – Vertenza Frusinate, Amata incotra il Comitato e scrive a Poletti

Dopo l’incontro avuto con i componenti del Comitato Vertenza Frusinate nella Sala del Consiglio, il vicepresidente della Provincia di Frosinone ha scritto una nota al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.

“Onorevole Ministro – scrive Amata – con la presente si sottopone alla sua attenzione l’emergenza occupazionale che sta vivendo il territorio della provincia di Frosinone. Dati allarmanti, fotografati dai numeri in possesso dei Centri per l’Impiego, che indicano in circa 135mila unità la quota dei senza lavoro e attestano al 40% la disoccupazione giovanile.

Si tratta del riflesso in ambito occupazionale della crisi del sistema produttivo locale che ha provocato, negli anni, una forte emorragia dei posti di lavoro e reso ancor più complicato il già difficile accesso da parte dei giovani, generando un complessivo arretramento della nostra provincia anche in termini di qualità della vita, in particolare da parte di quei nuclei che più hanno difficoltà a soddisfare i livelli minimi di necessità. Un quadro a tinte fosche, che potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi per la scadenza delle misure di sostegno al reddito che sono servite ad attutire il disagio e che potrebbe generare nel futuro prossimo anche preoccupanti fenomeni di allerta sociale, compromettendo l’ordine pubblico.

Tanti sono stati i tentativi di invertire la tendenza, anche con strumenti potenzialmente efficaci come l’Accordo di Programma per l’Area Nord che però si è arenato nel momento in cui la cabina di regia è stata sottratta al territorio e spostata su altri tavoli.

Sicuramente il problema dello sviluppo e del rilancio è di stretta attualità nella nostra provincia, ma l’urgenza al momento è proprio quella di intervenire sull’emergenza e il sostentamento di una nutrita platea di cittadini, alla luce della conclusione del percorso di accompagnamento al reddito e tenuto conto che attiene lavoratori over 50 e dunque di difficile ricollocazione. Una misura, dunque, che attiene più alle politiche sociali che a quelle del lavoro.

Le amministrazioni territoriali, e la Provincia che non ha delega specifica nel settore, possono ben poco in questo ambito, essendo un momento storico di contrazione della spesa pubblica che colpisce soprattutto gli Enti locali. Possono portare però, all’attenzione delle Istituzioni deputate, il disagio che vive un territorio, essendo primo livello di governo interfaccia dei cittadini.

E questo è stato fatto da parte della Provincia di Frosinone, che di concerto con il Comitato dei lavoratori Vertenza Frusinate, composto dai lavoratori ex Vdc, Marangoni, Ilva, e di altre aziende in crisi, ha costituito un Tavolo Emergenza Lavoro composto da tutte le rappresentanze del territorio, ora istituzionalizzato da parte della Regione Lazio.

Tenuto conto di quanto evidenziato, soprattutto dell’emergenza sociale che si sta determinando, si chiede al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di attivare per la provincia di Frosinone misure straordinarie che coniughino la promozione dell’occupazione e il sostegno al reddito. Una misura utile in tal senso, potrebbe essere il disegno di legge delega appena approvato dal Consiglio dei Ministri che istituisce “una misura nazionale di contrasto alla povertà per chi si trova in condizioni di disagio, non solo attraverso un aiuto economico momentaneo ma anche un programma su misura per trovare un lavoro”, a cui dare efficacia in tempi brevissimi.

Allo stesso modo, si chiede di attivare misure straordinarie utili per favorire lo sviluppo, come possono essere le “aree di crisi”, a burocrazia zero e incentivi per le aziende che investono e assumono e la possibilità di rimodulare l’Accordo di programma, in maniera tale da adeguarlo al reale tessuto produttivo locale.

Per tali percorsi di sviluppo, la Provincia di Frosinone è a disposizione come cabina di regia territoriale, considerata la presenza e l’azione portata avanti dal Comitato per il lavoro e lo sviluppo in cui sono rappresentati tutti gli stakeholders del territorio”.

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