SORA – Pastorale Digitale al Quirinale per la mostra di Guttuso
Che la Pastorale Digitale, canale comunicativo ricco e variegato della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, sia una realtà, non solo virtuale, ormai cresciuta e riconosciuta dalla Chiesa Italiana, è ormai cosa nota, come pure l’Accordo di collaborazione su progetti in diversi ambiti, stretto con la Pontificia Università Antonianum di Roma e, attraverso di essa, con le università statali romane Sapienza, e recentemente Tor Vergata (con una serie di iniziative finalizzate all’esposizione e diffusione dei contenuti della lettera enciclica Laudato si’ di papa Francesco sulla cura della casa comune).
Son tutti passi di un lungo ma veloce percorso che sta facendo di questa iniziativa della Pastorale Digitale un modello esportabile e replicabile in altre diocesi e in altri ambiti ecclesiali, che desta interesse e suscita collaborazioni e diramazioni molteplici. Giovedì 8 settembre ha preso il via, nella prestigiosa sede dell’Antonianum a Roma, un Corso di formazione per Docenti di Religione Cattolica e di altre discipline sull’Estetica, che si concluderà a maggio 2017 attraversando diversi settori.
Il prossimo incontro di questo Corso, il 3 ottobre p.v., sarà un momento del tutto speciale. I corsisti avranno il privilegio di una visita guidata riservata per loro, in un giorno di chiusura al pubblico, alla Mostra “Guttuso. Inquietudine di un realismo” presso il Palazzo del Quirinale, una mostra inaugurata pochi giorni fa alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e che riunisce i quadri di Renato Guttuso di ispirazione religiosa. Una mostra importante, curata da Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo ed erede dell’Artista e Presidente degli Archivi Guttuso, e Mons. Crispino Valenziano, Presidente della Accademia Teologica Via Pulchritudinis, e resa possibile dal sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dei Musei Vaticani, del Museo Guttuso di Bagheria, della Camera dei Deputati e di prestigiose collezioni private. Al centro della Mostra il famoso dipinto della Crocifissione, dal quale Mons. Valenziano – che farà da guida! – ha iniziato uno studio critico dell’opera guttusiana attraverso una nuova chiave di lettura estremamente interessante e penetrante.
Dunque, un percorso, quello organizzato dalla Pastorale Digitale in sinergia con l’Antonianum, alla scoperta della Bellezza, non quella di facciata, artificiale e vuota, del “qui ed ora”, che oggi riempie fin troppi spazi, anche mentali, ma quella Bellezza che sa di verità e universalità, basata su valori fondanti forti. Un percorso per ricercare, nelle sue molteplici espressioni, la Bellezza vera, per studiare e approfondire la sua genesi, le passioni e inquietudini, i tormenti e i fremiti, le motivazioni interiori e le strade spesso tortuose e sofferte da cui si origina, come pure le vie attraverso cui continua a parlare attraverso gli anni e i secoli a chiunque sia sensibile al suo fascino. Un percorso che rappresenta una sorta di Via Pulchritudinis.