VOLLEY A1 – Al PalaEvangelisti la Biosì Indexa Sora non ce la fa, Perugia vince

Nonostante scenda in campo senza paura e disputi un’ottima gara, la Biosì Indexa Sora non ce la fa a strappare un risultato utile contro la Sir Safety Conad Perugia. La squadra di casa vince per 3-0, sebbene il secondo set avrebbe potuto essere ad appannaggio bianconero, se solo, proprio sul più bello, i laziali non avessero sbagliato su un paio di contrattacchi. Tutto sommato, la perfomance volsca, lascia intendere che Rosso e compagni non sono certo un avversario agevole per chiunque e bussare dalle loro parti non è sempre piacevole.

Mister Bernardi lascia lo zar Zaystev in panchina e schiera al palleggio De Cecco opposto ad Atanasjevic, Buti e Podrascanin al centro della rete, Russell e Della Lunga sulle bande, Tosi libero. Coach Bagnoli risponde con la diagonale Seganov – Miskevich, i centrali Sperandio e Gotsev, i martelli Rosso e Kalinin, Santucci libero.

L’errore perugino dai 9m lascia il primo punto a Sora, immediatamente recuperato su Rosso che non riesce a fermare l’offensiva avversaria. Con Russell e Buti la Sir Safety detta legge in casa; accorcia Kalinin in diagonale. Ancora una volta è però Russell a far la differenza e a far segnare il 5-2. Atanasjevic piazza la sfera sul lungolinea e il pubblico casalingo si scalda: in favore umbro aggiunge verve Podrascanin, ma Miskevich si fa trovare pronto per riconquistare il servizio. Nemmeno il tempo di prendere una boccata d’aria che Russell strappa il boccaglio ai bianconeri, mantenendo inalterato il gap +3. Filtra ancora l’attacco del fuori mano dei block devils, ma poco dopo, fortunatamente per i volsci, toppa la battuta. De Cecco decide di dare un’accelerata al set e porta i compagni sul 18-12, Gotsev non ci sta e in veloce si riprende un punticino. Intanto De Cecco lascia il campo per dare spazio a Mitic e il muro sorano scotta perfino per Atanasjevic: questo vuol dire assaggiare un boccone di fiducia fondamentale per ridurre il divario. Ancora un cambio tra le fila rossonere: Berger subentra a Russell. L’ace di Mitic non spegne l’entusiasmo ospite con Miskevich che riconquista palla, mentre Bagnoli affida la battuta a Marrazzo. Il primo tempo di Podrascanin vale il set ball anfitrione; Perugia spreca tre set point, mentre la Biosì Indexa cerca di metterla in difficoltà fino alla fine. Un’incomprensione in difesa lascia poi il parziale ai padroni di casa per il 25-20.

Il secondo game si apre sul doppio vantaggio laziale, cui Gotsev da solidità in veloce, mentre il connazionale Seganov piazza l’ace che vale l’1-5 e la consapevolezza della propria forza; Miskevich sostiene tale tesi con una parallela. Dopo aver preso le misure nel primo tempo, quella in campo ora è una Biosì galvanizzata dal verdetto parziale, in cerca del riscatto e che sa come tenere testa al Perugia. Sulla marcatura di Rosso viene chiesto il videocheck dalla guida tecnica locale, ma l’occhio elettronico da ragione ai lirensi. Il solito Miskevich, ripulito di ogni timore reverenziale, continua a far vedere di che pasta è fatto: 5-9. Podrascanin coglie Santucci in fallo, dando il via alla rincorsa. Mette i paletti l’opposto bielorusso con un mani out, gli da una mano suo malgrado Della Lunga. La Sir Safety è però lungimirante abbastanza da toccare i tasti giusti agguantare il pari sul 12-12. Santucci argina a dovere l’attacco perugino, ma quando anche Miskevich viene fermato a nastro, gli umbri effettuano il sorpasso. Lo stesso braccio pesante lascia temporaneamente il posto a De Marchi, Kalinin manda il pallone a rete e Perugia sale a +3. Il diagonale strettissimo di Della Lunga conserva il surplus, ci pensa Kalinin a recuperare una lunghezza, lo imita dunque Gotsev, peccato che Seganov sprechi al servizio. Rosso fa sentire il fiato sul collo ai rossoneri riportandosi sotto di misura, così Bernardi schiera la star della nazionale Zaytsev che subentra a Della Lunga. Gli scambi concitati danno ragione ai perugini che se ne vanno sul 24-22, ma è proprio lo zar a piazzare la sfera fuori. Miskevich sbaglia dai 9m e lascia il set agli umbri: 25-23.

Il terzo parziale prende il via su un attento equilibrio che poi viene spezzato dalla Biosì Indexa: sono gli uomini di patron Giannetti a timbrare per primi il doppio vantaggio. Rosso si erge dunque dalla seconda linea per mettere giù il pallonetto dei pensieri più plumbei per il quadrato nemico. Nonostante il referto dica 2 a 0 per i padroni di casa, Sora non intende mollare e gioca al meglio delle proprie possibilità. Il team del presidente Sirci è però quella bestia nera che rientra tra le 4 big che, ogni anno, si giocano il tricolore e quando riacquista un po’ di lucidità fa sentire il peso delle proprie individualità ed è pari: 8-8. Il piede avanti lo mette proprio Perugia, ma Sora è decisa a vender carissima la pelle. Il mani fuori di capitan Rosso è la dichiarazione di guerra: se i block devils vogliono la partita e i 3 punti, devono sudarsela e di brutto. Berger passa sulle mani antagoniste, poi però Atanasjevic mette out la sfera. Seganov, di furbizia, tiene vivo il suo 9×9. De Cecco non è da meno e riporta il pallone nella propria metà campo: la caparbietà casalinga, fomentata dall’aggressività che contraddistingue la compagine al terzo posto della classifica, si traduce però nel 25-20 3 nel 3-0 finale.

Cristina Lucarelli

 

Potrebbero interessarti anche...