VOLLEY A1 – La Biosì Indexa Sora torna meritatamente al successo e si impone sull’Exprivia Molfetta

Dopo la bella performance di Piacenza, quando la Biosì Indexa Sora aveva ritrovato fiducia e risultato utile, tornando a casa con un punto, i bianconeri fanno un ulteriore passo avanti e mettono le mani su tutta la posta in palio, soverchiando l’Exprivia Molfetta. E’ 3-1 tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli”, dopo un primo set sfumato proprio sul più bello per qualche sbavatura di troppo. Sora, però, è abile a correggere subito il tiro e ad imporsi con grinta su un’avversaria tosta come la squadra pugliese. Davanti al proprio pubblico, la Biosì non sbaglia il colpaccio e punta a scalare quanti più gradini possibili.

Al fischio d’inizio coach Bagnoli schiera Seganov al palleggio opposto a Miskevich, Sperandio e Gotsev al centro della rete, De Marchi e Kalinin sulle bande, Santucci libero. Mister Gulinelli risponde con la diagonale Veloso-Sabbi, i centrali Polo e Vitelli, i martelli Joao Rafael e Olteanu, De Pandis libero.

Per l’ottavo turno del girone di ritorno è Joao Rafael a premere lo start, ma la Biosì Indexa riconquista subito il servizio trasformato in surplus da Gotsev. Miskevich e De Marchi tengono viva la fiammella bianconera, Sperandio aumenta la dose con un block. Olteanu trova il secondo punto per i suoi sul lungolinea, ma Sora resta a +4. Sabbi prende male le misure, lo imita De Marchi dai 9m e restituisce palla all’avversario. Una volta fatto il rodaggio iniziale, però, l’Exprivia prende coraggio e riduce il gap fino al 12-10, ma Kalinin impone la legge casalinga con un ace; il russo ci prende gusto e si ripete alla battuta successiva. Sabbi gioca sulle mani del muro e riconquista la sfera, la veloce di Sperandio però si abbatte nella metà campo pugliese per opporsi efficacemente alla reazione nemica. E’ nuovamente Sabbi a farsi sotto e a ricucire lo strappo fino al -1: Gulinelli effettua un cambio e mette dentro Del Vecchio per Olteanu. Un fallo di Gotsev decreta il primo pari della partita sul 20-20. Il mani fuori di De Marchi si traduce nel nuovo vantaggio di misura; intanto Joao Rafael si riprende la banda di competenza, ma sono i volsci a trovare il setball. Molfetta annulla il primo set point, poi il secondo e manda il periodo ai vantaggi: il solito Sabbi si erge una spanna sopra e beffa gli anfitrioni arraffando il game sul 25-27.

Il secondo parziale nasce in favore laziale, De Marchi si rende protagonista del contrattacco che illumina il 3-0. Il primo tempo di Sperandio incrementa il divario per i suoi, gli da una mano Sabbi piazzando la sfera out; la stessa sorte tocca però a Miskevich. Un’incomprensione in fase difensiva dei sorani lascia la possibilità ai molfettesi di avvicinarsi, ma Gotsev ferma poi l’offensiva antagonista a rete e il punteggio sale fino al 10-5. E’ ancora una volta il centrale bulgaro a mettere giù la palla, stavolta in veloce. Il neo entrato Jimenez, dal versante biancorosso, marca in diagonale, De Marchi risponde in pipe. Lo schiacciatore padovano è poi costretto a lasciare il parquet a Rosso dopo una brutta caduta: viene portato fuori dai compagni tra gli applausi del PalaGlobo. Il capitano la mette fuori, gli fa eco suo malgrado Sperandio; Miskevich riesce però a mettere una pezza e a riportare il pallone nel proprio quadrato. La Biosì lavora per mantenere il vantaggio, Vitelli però controbatte con un tocco morbido, ma è sempre Sora a stare su: 20-16. Sabbi coglie impreparato Kalinin, Joao Rafael firma un mani out, Miskevich però si riprende una lunghezza con un potente diagonale. Gli ultimi scambi sono, come da tradizione, molto concitati: Miskevich affonda per il setball, poi il block di Gotsev trova il 25-20 che vale la parità in fatto di conteggio set.

Avvio differente per il terzo tempo che vede l’Exprivia in vantaggio, pareggia i conti capitan Rosso, è dunque Miskevich a segnare il +1. Jimenez ferma a nastro l’offensiva lirense, ma Joao Rafael gioca fuori e spreca la chance dell’aggancio. Non si lasciano irretire gli ospiti che carburano per bilanciare la situazione, riuscendoci sull’8 pari. Seganov, con un ace, spinge nuovamente sopra i colleghi, innescando il meccanismo del rimpallo. Nessuna delle due formazioni intende mollare e ne scaturisce un appassionante testa a testa che si risolve quando la schiacciata out di Jimenez lascia il +2 ai padroni di casa. Sperandio ci mette del suo con un colpo di prima intenzione, il muro di Rosso fa il resto: 16-12. L’attacco di Gotsev tiene a distanza di sicurezza i molfettesi, il pallonetto di Miskevich sposta avanti la lancetta. Sabbi gonfia la rete, poi Leite Costa, dai 9m, consegna il setball alla Biosì su un piatto d’argento: Sabbi sbaglia il servizio e lascia che il periodo si concluda sul 25-21.

Sora riparte dal 2-1: il servizio di Gotsev non è ben calibrato e lascia che il punto d’apertura vada all’Exprivia. In avvio è Molfetta ad esprimere sul taraflex una prestazione più quadrata e ad avere la meglio nei primi scambi, mentre Bagnoli richiama all’ordine i suoi. Sul 4-8 Mattei subentra a Gotsev e torna in campo a circa un mese dall’infortunio. Un Sora colpevole di troppo nervosismo si complica la vita lasciando carta bianca all’avversario che ne approfitta per implementare il punteggio. Kalinin, d’esperienza, riconquista la sfera e non rischia in battuta: l’astuzia del russo frutta due lunghezze di recupero alla Biosì. Anche Rosso gioca di saggezza e mette dentro un altro punticino, Seganov non vuole essere da meno e agisce di conseguenza con un tocco veloce. Miskevich piazza l’ace e inietta ai compagni la consapevolezza che la rimonta è nelle loro corde. Il capitano coglie il suggerimento e si esibisce anche lui in un ace. La “remuntada” passa anche per le mani di Vitelli che manda a rete la battuta: 16-16. Sul pari spazio al servizio di Marrazzo che consente la capitalizzazione per i suoi e il +1 tanto agognato. Al secondo turno da fondocampo, Marrazzo si aggiunge alla lista degli “aceman” di giornata. Con Miskevich Sora trova il match ball sul 24-21: è sempre l’opposto bielorusso a mettere a terra l’ultimo punto, quello che vale il 25-22, il 3-1 e la ritrovata vittoria, nonché 3 punti fondamentali in chiave classifica e morale.

Cristina Lucarelli