Al Liceo Classico “V. Simoncelli” di Sora va in scena il dramma del “negazionismo” in chiave anti-italiana.
Ci sono storie che non si possono raccontare. La tanto millantata ed osannata “memoria condivisa” sembra scontrarsi con muri insormontabili quando, dinanzi, viene a trovarsi l’ignoranza e la faziosa negazione dell’innegabile. E così a Sora, nel giorno del ricordo (ricorrenza istituzionale riconosciuta dallo Stato dal 2004), alcuni insegnanti interrompono una conferenza autorizzata dal Dirigente Scolastico per manifesta “politicizzazione fascista” dell’evento.
Perché ricordare le foibe, l’eccidio di decine di migliaia di italiani ed il successivo esodo di centinaia di migliaia di istriano-dalmati dalle loro terre è per gli eredi ideologici degli artefici roba da “fascisti”, che non merita di essere affrontata. Le vittime italiane? Solo “fascisti”! La bandiera dell’Istria? Fascista anch’essa, così come il tricolore e quella della Dalmazia e di Fiume. Fascista la preside che lo ha autorizzato e fascisti quei ragazzi che, a proprie spese, pagano e pagheranno il prezzo di aver ottenuto che un pezzo di storia italiana venga ricordata e tramandata.
Ad un certo punto della manifestazione, il relatore viene interrotto e alcune docenti, una su tutte, riescono a far togliere le bandiere dell’Istria e della Dalmazia con le sopracitate motivazioni. Viene tolto anche lo striscione che recita: “Loro unica colpa essere italiani”, le insegnanti rincarano: “quello è uno striscione di Forza Nuova”.
Ci troviamo costretti ad esternare la nostra rabbia e il nostro disappunto in risposta alle infondate illazioni e pubbliche accuse sul proprio profilo Facebook da parte di una docente dell’Istituto sorano.
La prof.ssa, nota per il suo credo politico e la sua inadeguata militanza all’interno delle aule del Simoncelli, ci accusa senza un valido riscontro di aver portato i nostri simboli all’interno del proprio Istituto, addirittura di “aggressione”, scomodando anche in più riprese le Forze dell’Ordine.
Ci sentiamo di dire BASTA a chi, nonostante svolga un ruolo che quanto mai dovrebbe esser apolitico e super partes (quale quello del professore), da anni millanta il proprio credo politico all’interno delle classi e denuncia pretestuosamente questi eventi.
Ribadiamo il nostro dissenso a questo modo di insegnare all’interno delle scuole e chiediamo alla Preside dell’Istituto, Prof.ssa Clelia Giona, di prendere provvedimenti nei confronti di chi interrompe momenti di approfondimento storico, trasmettendo ai ragazzi insegnamenti errati dall’interno delle nostre scuole. Una domanda vogliamo rivolgere a questi docenti: chi vi da il diritto di interrompere momenti di approfondimento storico, preventivamente autorizzati, abusando del vostro ruolo?
Abbiamo ascoltato anche le lamentele di alcuni genitori, che in caso di mancato provvedimento nei confronti di questi docenti, saranno costretti ad agire in altro modo o addirittura chiedere il nullaosta per trasferire i propri ragazzi in altri Istituti di Sora.
Solo una parola per descrivere queste persone: pena.
Una sola indiscutibile attenuante: il legittimo nervosismo degli adepti della falce e martello per la rovinosa fine del loro “sogno”. Lontani dal popolo, lontani dalle piazze, lontani dalla benché minima credibilità.
Francesco Mantova,
Responsabile Cittadino Forza Nuova