FONDI – La città nel Medioevo, presentazione volume a Palazzo Caetani

Il presidente dell’Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi Bruno Marucci e il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, invitato tutti a partecipare alla presentazione del volume “Fondi nel Medioevo” curato da Manuela Gianandrea e Mario D’Onofrio, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.
La presentazione si terrà venerdì 16 giugno 2017, alle ore 17,00 nel Palazzo Caetani di Fondi. Interverranno: Francesco Aceto, Gaetano Curzi, Pasquale Maffeo.
Seguirà l’inaugurazione della Camera supra iardenum (camera sopra il giardino) situata all’interno del Palazzo Caetani, definita camera picta per gli affreschi scoperti che da oltre un decennio sono al centro dell’attenzione degli storici dell’arte come uno dei pochi esempi di ciclo pittorico “profano” in area laziale.

Fondi nel Medioevo
Autori: Mario D’Onofrio, Manuela Gianandrea (a cura di)
Saggi di: Fabio Betti, Francesco Gandolfo, Giovanni Pesiri, Paola Pogliani, Simone Piazza, Giulia Bordi, Alessandra Acconci, Mario D’Onofrio, Walter Angelelli, Manuela Gianandrea, Gabriella Gaggi, Silvia Pissagroia, Giulia Cervi, Antonella Amoruso, Vinni Lucherini, Laura Cavazzini, Claudia Quattrocchi, Xavier Barral i Altet, Alessandra Vella, Daniela Quadrino, Federica Savelli, Cesare Crova, Manuela Viscontini, Fulvio Delle Donne, Giulia Orofino, Elenora Chinappi, Pio Francesco Pistilli, Alessandra Guiglia
Anno di edizione: 2016
Pagine: 352
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale tenutosi a Fondi nell’ottobre 2013, che si poneva come obiettivo prioritario quello di far conoscere le straordinarie testimonianze storico-artistiche di età medievale emerse nell’ultimo quindicennio nella città di Fondi e nel suo territorio, grazie ad una incisiva campagna di restauro e valorizzazione. Tra i monumenti e le opere riscoperti e restaurati figurano il monastero di San Magno, il complesso di San Domenico, con la chiesa di San Tommaso d’Aquino, i dipinti di Palazzo Caetani, il sito archeologico medievale di Casale Mosillo, i frammenti pittorici di Suio. Oltre alla manifesta quanto ovvia importanza del ritrovamento in sé, buona parte delle opere riportate alla luce consente di riflettere su un lungo periodo della storia artistica di Fondi – dall’alto Medioevo al principio del Trecento – rimasto finora in parziale ombra, a favore della più tarda fase rinascimentale. Le nuove scoperte permettono ora di accendere i riflettori anche su “un’altra Fondi”, svelando un panorama ricco e articolato, vincolato per sua natura alla produzione artistica della storica Terra di Lavoro ma aperto anche a quella della Marittima medievale o, addirittura, di Roma. Fondi, dunque, si rivela già in questi secoli come polo culturale e cerniera tra l’Urbe e il Regnum, inserendosi a pieno nel problematico e a volte persino paritetico rapporto tra “centro” e “periferia”, che fino al maturo XIII secolo strinse Roma e Montecassino al proprio circondario.

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