“L’intervento del Presidente di Federlazio Alessandro Casinelli è pienamente condivisibile e mette in evidenza due aspetti fondamentali: la possibilità di sviluppo di un territorio viaggia di pari passo con adeguate infrastrutture e una rete viaria di livello. Purtroppo gli enti locali che hanno il compito, per legge, di gestirle, mancano delle risorse necessarie”.
E’ quanto dichiara in una nota il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata (nella foto).
“Andiamo sostenendo ormai da tempo che le Province così come sono concepite al momento e soprattutto così come sono dotate di risorse finanziarie non ce la possono fare a gestire le importanti funzioni delle quali sono titolari. Ha fatto bene pertanto il Presidente dell’Upi Achille Variati a sottolinearlo nel suo ultimo intervento, annunciando la chiusura di strade e scuole, laddove il Governo e il Parlamento non intervengano con provvedimenti correttivi”.
“E questo è un binario in cui si incanala la possibile soluzione della questione. Ma il Presidente Casinelli giustamente evidenzia che le imprese e il territorio non possono attendere i tempi che le aule parlamentari di solito impiegano su tali argomenti e evidenzia la possibilità di far intervenire il privato con soluzioni di collaborazione e di project financing per favorire la manutenzione e la sistemazione delle strade. Ottima idea, sulla quale, in qualità di delegato allo sviluppo dell’Amministrazione provinciale intendo lavorare, in primo luogo approfondendo la fattibilità giuridica e normativa, per poi avviare, in caso di esito positivo, un tavolo di lavoro. Al Presidente Casinelli tuttavia rivolgo il mio convinto sostegno: ha aperto una discussione non più rinviabile, indicando misure e soluzioni. Si tratta di una battaglia che deve coinvolgere tutto il territorio”.
“Tuttavia un dato è certo – conclude Amata – bisogna rimettere mano al ruolo e alle funzioni delle Province. La riforma non ha prodotto gli esiti sperati in termini di risparmi, come sottolineato anche oggi su Il Sole 24, nell’articolo sulla spending review, ma soprattutto ha privato i territori di un ente che ha saputo sempre assolvere in maniera egregia ai suoi obblighi: strade e scuole su tutti. E’ evidente, dunque, che i tagli non debbano pagarli i cittadini”.