FROSINONE – Sanità, Andrea Amata e ‘l’annuncite di Zingaretti’

La Regione Lazio del Presidente Nicola Zingaretti, in tema di sanità, pare essere affetta dalla sindrome dell’annuncite. Non è con questo metodo che si risolvono i problemi del settore e si garantiscono i diritti dei cittadini.
Il caso di Anagni è emblematico: un reparto aperto e chiuso nel giro di 24 ore, inaugurato sottovoce forse perché già si aveva contezza del bluff, che ha giustamente scatenato le proteste non solo degli utenti, ma anche di coloro che ricoprono ruoli istituzionali importanti nella città, i quali, con un preciso atto deliberativo, avevano richiesto tutt’altro tipo di servizi quali: reparto con 20 posti letto di medicina generale, un pronto soccorso presidiato da personale dedicato all’emergenza-urgenza, una chirurgia per interventi in day surgery o week surgery, un’unità di anestesia e sala operatoria, un servizio di radiologia e di laboratorio per indagini (telemedicina). Servizi, ribadisco, contenuti nell’atto deliberativo adottato all’unanimità da 9 consigli comunali dell’area nord della provincia. Per cui manifestando piena vicinanza ai consiglieri del gruppo Progetto Anagni, non posso non ribadire l’invito e la richiesta al Presidente Zingaretti, tra l’altro più volte formulata, di avere strutture sanitarie con personale capace di ricevere e curare pazienti in provincia di Frosinone. I territori rivendicano risposte concrete e non spot elettorali che durano il tempo di una inaugurazione fantasma.
Se deve essere questo il livello che si vuole garantire a Frosinone ne prendiamo atto, ma almeno si eviti di illudere i cittadini e di prendersi meriti che non si hanno”.

E’ quanto afferma il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata (nella foto).

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