FONDI – Festival poetico “Verso Libero”, al via la 4^ edizione
La IV edizione del Festival poetico ‘verso Libero’ si aprirà domani, sabato 30 settembre, alle ore 18.30, quando nel chiostro di San Domenico Fondi incontrerà tre poeti italiani, tra i più noti e importanti. Claudio Damiani, Nicola Bultrini e Antonella Anedda ci parleranno dei loro libri e leggeranno testi ispirati al tema di questa edizione 2017: “metti a fuoco la parola”. Un tema declinabile in molti modi e che permetterà pertanto a ciascun poeta di indagare un personale percorso di ricerca artistica.
Il fuoco della parola resterà acceso la sera del 30 settembre alle 21 con ‘Via Crucis TerraMare’, mise en espace teatrale liberamente ispirata al libro “ Via Crucis terraterra” del poeta Lino Angiuli, premio Solstizio alla Carriera 2016 conferitogli dall’Associazione Libero De Libero. I versi di Angiuli sono stati trasformati in un’opera multimediale dove musica, immagini, parole raccontano una Via Crucis parallela. Il regista di origini napoletane Pasquale Valentino, infatti, ha sovrapposto alla Via Crucis di Cristo le vicende di un “povero cristo”, uno dei tanti migranti in fuga da guerre e miseria che arriva sulle nostre coste. In scena ci saranno Serina Stamegna e Daniele Campanari, mentre le immagini sono opera del videomaker Riccardo Perazza.
«Al di là delle considerazioni culturali o politiche in merito – spiega Valentino – in un’epoca in cui il Mediterraneo, antico Mare Nostrum, ’o Mare ‘e miezo ‘e terre, è scenario di scontri di civiltà, Cimitero di Speranze e Tomba di Disperati senza nome, palcoscenico globale di guerre e conflitti culturali, via di fuga/comunicazione, ho voluto raccontare sentimenti di umanità in contrapposizione alla disumanità. È un dramma epocale, un olocausto silenzioso, e il bellissimo testo di Lino Angiuli mi ha fornito la possibilità di realizzare questa mise en espace». La performance vuole essere una denuncia sociale sulla condizione disumana che devono affrontare i migranti, vittime di organizzazioni criminali senza scrupoli e di leggi sbagliate, spesso controproducenti, e di un’Europa distante. 30 milioni di Italiani, a partire dalla seconda metà.