L’AQUILA – Indebita percezione contributi pubblici: doppio sequestro per equivalente

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di L’Aquila, dr.ssa Guendalina Buccella, su richiesta del Pubblico Ministero dr. Fabio Picuti, hanno eseguito un “sequestro preventivo” (anche per equivalente) di oltre 140 mila euro, in pregiudizio di 2 persone, S.R. e M.G., entrambi di L’Aquila, per l’indebita percezione di contributi pubblici in danno del Comune del capoluogo, nell’ambito della cosiddetta ricostruzione privata post sisma del 6 aprile 2009.I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di L’Aquila, dr.ssa Guendalina Buccella, su richiesta del Pubblico Ministero dr. Fabio Picuti, hanno eseguito un “sequestro preventivo” (anche per equivalente) di oltre 140 mila euro, in pregiudizio di 2 persone, S.R. e M.G., entrambi di L’Aquila, per l’indebita percezione di contributi pubblici in danno del Comune del capoluogo, nell’ambito della cosiddetta ricostruzione privata post sisma del 6 aprile 2009.Al termine delle indagini svolte, i militari della Guardia di Finanza hanno accertato che S.R. (Cl. 63), mediante la presentazione di false attestazioni, aveva indebitamente ottenuto un contributo pubblico finalizzato all’acquisto di una abitazione sostitutiva a quella danneggiata dal sisma. In particolare, è stato riscontrato che:
• l’immobile per il quale era stato richiesto il contributo, contrariamente a quanto dichiarato da S.R., non possedeva il previsto requisito di “abitazione principale”;
• la richiedente aveva presentato una perizia di stima – redatta dal tecnico M.G. (Cl. 63) – con la quale era stato attestato anche un valore dell’immobile superiore a quello reale.Tale comportamento fraudolento, integrando la fattispecie di cui all’art. 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato), ha consentito la concessione del contributo pubblico di circa 140.000,00 euro non spettante.Pertanto, la competente Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro nei confronti dei responsabili delle disponibilità finanziarie e di un immobile, per un importo complessivo pari al contributo illecitamente percepito.Il servizio svolto testimonia la crescente attenzione posta dalla Guardia di Finanza nel contrasto alle condotte illecite e fraudolente perpetrate a danno delle risorse pubbliche nazionali.

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