COLLEFERRO – La Regione cede la sua quota di Lazio Ambiente, Rifiutiamoli non si fida
La Regione Lazio, con la determina del 6 marzo scorso, ha dato avvio alla cessione delle propria quota azionaria all’interno della società Lazio Ambiente SpA. Nello stesso procedimento è contenuta, inoltre, la cessione della quota di AMA in Ep. Sistemi, la società che gestisce una delle due ciminiere di Colleferro Scalo.
Due sono i lotti previsti per la procedura di vendita: con il lotto 1, la Regione si congeda in via definitiva da Lazio Ambiente, cedendo integralmente tutte le sue quote, per un valore a base d’asta superiore a 28 milioni di euro. Con questa cessione, si è dato parallelamente avvio anche alla dismissione di quel 60% detenuto dalla Regione all’interno di Ep. Sistemi. Con il lotto 2 invece si determina la cessione del restante 40 % detenuto da Ama con la ciminiera di Ep. Sistemi, per un valore a base d’asta che supera i 2 milioni di euro.
Un bando di gara europeo, quello che viene delineato dalla Regione, in cui non sono ammesse offerte in diminuzione rispetto alla base d’asta e dove sarà premiato il rialzo.
La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il 6 giugno 2018 con apertura delle buste il 28 giugno.
Due inceneritori, alcuni immobili e la gestione della discarica. Questo di fatto, sarebbe ciò che Lazio Ambiente offre oggi al mercato, considerata anche l’imminente costituzione di un nuovo consorzio dei Comuni per la gestione dei rifiuti della Valle del Sacco.
Gli inceneritori sono fermi da circa 14 mesi e necessitano di fondi non indifferenti per la loro ricostruzione, tenendo conto che il light revamping (ammodernamento parziale) già previsto dalla Regione era un palliativo, rispetto alle somme realmente necessarie per ricondurre gli impianti a un regime ottimale e conforme alle Migliori Tecniche Disponibili secondo i dettami normativi.
La discarica di Colle Fagiolara non permette introiti da tempo ed al momento è stata affidato a TERNA l’incarico per lo spostamento dell’elettrodotto posto all’interno del perimetro del sito, ad un costo di 812.000 Euro. Tra l’altro ci risulta che la Regione Lazio nella ricapitalizzazione predetta aveva impegnato solamente 500.000 Euro dei 5,3 milioni previsti, per l’intervento complessivo sulla discarica. Mancherebbero all’appello circa 300.000 Euro che, viste le casse perennemente in rosso di Lazio Ambiente SpA, ci chiediamo da dove verranno prelevati.
Chiunque abbia intenzione di acquisire le due società e chiunque veda come prospettiva di investimento il rilancio degli inceneritori, dovrà fare i conti con i cittadini di Colleferro e della Valle del Sacco che in cinquemila hanno manifestato la loro opposizione al riavvio degli impianti a luglio 2017. Da circa quattro mesi il movimento Rifiutiamoli ha stabilito un presidio permanente a ridosso dell’unica via di accesso agli impianti, fermando, in più di un’occasione, il trasporto di materiali destinati al Revamping. L’amministrazione locale a sua volta, da tempo, si è dimostrata contraria al riavvio degli inceneritori in tutte le sedi, partecipando anche al blocco dei mezzi.
Nonostante tutto questo, nonostante le rassicurazioni dell’Amministrazione regionale, nonostante il procedimento di bonifica in corso presso il Ministero dell’Ambiente, nonostante il piano dei rifiuti ormai scaduto, nonostante le proposte, gli incontri, le iniziative, i proclami dell’ex Assessore regionale all’Ambiente dobbiamo constatare che la Regione Lazio non ha mutato il suo orientamento rispetto alla volontà di riavviare e completare il Revamping degli inceneritori e non ha avanzato proposte alternative condivisibili in materia di gestione regionale del ciclo dei rifiuti.
Attendiamo con pazienza di conoscere i nostri prossimi potenziali interlocutori, se ce ne saranno. Di sicuro ci troveranno al nostro posto.
Associazione Rifiutiamoli – Colleferro