ARPINO – Pubblica illuminazione, Rea replica a Quadrini

In merito al progetto di pubblica illuminazione proposto dall’ingegner Gianluca Quadrini in qualità di presidente della XV Comunità Montana, preciso quanto segue.

Premetto che la mia campagna elettorale non sarà dedicata a rispondere a banali tentativi di propaganda che i nostri competitori stanno già mettendo in campo, anche se qualche precisazione si renderà necessaria per evitare mistificazioni.
Faro’ parlare i fatti, i risultati ottenuti in questi 5 anni di governo, le manifestazioni che siamo riusciti a realizzare, i servizi che siamo stati in grado di mantenere nonostante le ristrettezze economiche e la situazione di gravissimo degrado che abbiamo trovato e che illustrerò nei dettagli per chi ha la memoria corta.
Saper fare economia, specie quando si parla di danaro pubblico, è fondamentale e per il Comune di Arpino peraltro obbligatorio visto il gravoso piano di rientro con la Corte dei conti.

Venendo al progetto della Comunità Montana, comunico alla cittadinanza che non abbiamo accettato la proposta perché abbiamo già progettato l’ampliamento della rete di pubblica illuminazione in alcune zone della periferia e la sistemazione di alcuni punti luce già esistenti.
In particolare l’intervento interesserà le zone di San Sosio, Bove, Manzitti, Costecalde, lo Zoppo e Vignepiane.
Il progetto prevede l’installazione di circa 20 punti luce a fronte di una spesa di 16 mila euro. La copertura economica c’è.

Dunque, a chi vorrebbe proporsi quale “salvatore della patria” suggerisco di stare sereno. Il progetto della pubblica illuminazione, che abbiamo già realizzato in molte zone della Città, deve solo essere completato. Peraltro avrà un costo nettamente inferiore a quello proposto dalla Comunità Montana e pubblicizzato sulla stampa.
Portiamo all’attenzione dei nostri concittadini un distinguo: NON 25mila euro per 8 punti luce come previsto dal progetto montano, ma meno di 16 mila (15700) per una ventina di punti luce.

NOI puntiamo al risparmio energetico ed economico e a non sperperare il denaro pubblico, anche se non è il nostro ma di altro Ente di cui comunque facciamo parte. Noi non invitiamo alle gare d’appalto i circhi equestri. Qualcuno se ne faccia una ragione.

Renato Rea – Sindaco di Arpino

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