CERVARO – Cane ucciso, gli Animalisti Italiani Onlus denunciano

Sindaco di Cervaro, tecnico e azienda convenzionata con il Comune. Sono questi i destinatari di una denuncia depositata ieri, 13 giugno, da Animalisti Italiani Onlus alla Procura della Repubblica di Frosinone. L’associazione guidata da Walter Caporale li accusa di non aver fatto nulla per evitare che qualcuno uccidesse Neve, il meticcio beige ritrovato cadavere a maggio in una località nei pressi di Cervaro. Le circostanze della morte sono ignote, ma Animalisti Italiani Onlus ha una certezza: nessuno ha fatto nulla per impedirla. Né il sindaco Angelo D’Aliesio, né il tecnico Enzo Pucci, né Percorso Sicuro a.r.l., la cooperativa convenzionata con il Comune di Cervaro per l’accalappiamento degli animali randagi.
Nella denuncia, presentata dal vicepresidente Riccardo Manca con la collaborazione dell’avvocato Rosaria Loprete, vengono ripercorse le tappe della vicenda. A maggio, viene segnalata la presenza di un cane randagio che circola nel territorio di Cervaro, in provincia di Frosinone. Si tratta di Neve, un meticcio noto alla comunità. Anzi: amato. Il Comune ne richiede la cattura a Percorso Sicuro. Il cane andrebbe accalappiato e portato in una struttura convenzionata. Dove però Neve non arriverà mai: la carcassa viene ritrovata il 13 maggio da Fabrizio Cacciapuoti, un cittadino di Cassino che passeggiava in bicicletta sulla strada provinciale che da Cervaro porta a Viticuso. Da quel momento in poi, Comune e Percorso Sicuro si rimpallano le colpe. Di fronte a testimoni, la cooperativa ammette che Neve non era stato condotto nella struttura, ma consegnato a Enzo Pucci, un tecnico comunale. Una scelta anomala, che sarebbe stata convenuta – pare – per una presunta morosità del Comune nel pagamento del mantenimento dei cani presenti nella struttura. Come viene evidenziato nella denuncia, Animalisti Italiani Onlus imputa al primo cittadino di Cervaro la responsabilità per l’omessa protezione di Neve: il Sindaco, si legge, “è il garante del benessere degli animali presenti nel proprio territorio”.
Dice Riccardo Manca: “Siamo esterrefatti per ciò che è accaduto a Neve. E ogni volta si rinnova il dolore per la morte di una creatura innocente. Un dolore che si confonde con la rabbia per non averla potuta salvare. In Italia, il randagismo ha assunto i contorni di una vera e propria piaga sociale, ma quello che ha subito Neve non può e non deve farci restare indifferenti. Pretendiamo che le poche leggi esistenti sulla tutela di questi sfortunati animali, vengano almeno applicate. E nel caso di Neve, ciò non è avvenuto”.
Avverte Manca: “Animalisti Italiani Onlus andrà in fondo a questa storia, fino a che non verranno individuati i responsabili della sua morte. Ricordiamo che i Comuni, e nello specifico i sindaci, sono direttamente responsabili degli animali presenti sul territorio. Neve è stato trovato morto dopo essere stato accalappiato, la follia di qualcuno ha spezzato la Vita di un radioso diamante. La vicenda di Neve riporta prepotentemente alla ribalta  la necessità di inasprire pesantemente le pene attualmente previste per chi maltratta o uccide gli animali. È un cavallo di battaglia della nostra associazione, non vogliamo più assistere impotenti di fronte alla morte dei vari Angelo, Pilù, Spike, Nerina, Snoopy, e ora Neve, e tanti altri purtroppo. Ed è solo attraverso il rispetto della vita dei più deboli che contribuiremo a rendere migliore questo mondo. La pace non è soltanto l’assenza di guerra, è la presenza di giustizia. Arrivederci Neve”.

Animalisti Italiani Onlus

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