FROSINONE – UILTEC, negativo il bilancio del 2018
Crisi del settore farmaceutico, parziale ripresa del chimico, aumento esponenziale delle domande di mobilità in deroga. Questi gli aspetti evidenziati dalla segreteria della UILTEC di Frosinone che ha fatto un bilancio di quanto accaduto nel corso del 2018. L’amara novità è la crisi di un comparto da sempre traino dell’economia frusinate come quello farmaceutico che ha coinvolto due stabilimenti storici, una “Big Pharma” come la Bristol-Myers Squibb e la Biomedica Foscama. Due aziende fondamentali che la UILTEC auspica vengano trattenute sul territorio, in particolare la multinazionale di Anagni che conta circa 700 dipendenti: “Nessuno fiutava la crisi del farmaceutico – spiega il Segretario Provinciale UILTEC Mauro Piscitelli – dalla Biomendica Foscama alla Bristol, il settore appare in difficoltà per molte ragioni. L’industria farmaceutica sta cambiando paradigma della cura alla persona, molte Big Pharma hanno perso i brevetti ed è avanzata la produzione del generico. Oltre a questo abbiamo nuove tecniche di cura, metodiche diverse rispetto al passato: le possibilità aperte dalla genetica, dall’elettromedicalità, dalle cellule staminali stanno riorientando le industrie verso investimenti più ad alto rischio. Non sappiamo ancora cosa intende fare la Bristol per l’impianto di Anagni da sempre punto di riferimento per l’intero gruppo, chiediamo che la dismissione avvenga in maniera controllata e concordata per non creare un danno irreparabile all’intero tessuto economico e sociale del nostro territorio. La politica deve essere al passo con i tempi e intercettare le novità per aiutare la provincia a sviluppare l’Industria 5.0”. Se il settore farmaceutico piange, quello del chimico sembra essere in ripresa: “Il comparto chimico – spiega Chiara Felici della segreteria UILTEC – sta offrendo buoni segnali soprattutto a livello occupazionale. La Chemi Patrica, l’industria più importante del territorio sempre all’avanguardia e presente a livello mondiale, sta facendo decine di assunzioni a tempo indeterminato dando la possibilità a molti di giovani di poter scommettere sul proprio futuro. Ci sono nuovi e promettenti progetti in fase di sviluppo”. Buoni segnali arrivano anche dal comparto della gomma-plastica dove recentemente ci sono state stabilizzazioni: “Molti precari – sottolinea Piscitelli – hanno trovato contratti a tempo indeterminato anche grazie ai colleghi che hanno dimostrato solidarietà facendo sacrifici pur di allargare la platea degli addetti. Il settore va verso una stagione ecocompatibile e siamo in attesa degli investimenti adatti a questo tipo di richiesta. La Saxa Gres sta avanzando con prodotti innovativi e più “verdi” e sta destando l’interesse dei paesi nordici, speriamo che le autorizzazioni avvengano in maniera veloce. In negativo c’è invece l’aspetto dei consumi che arretrano a causa della scarsa capacità di spesa delle famiglie. Bene il settore tessile, in particolare la Klopman, che ha investito molto sui giovani. In generale – conclude Piscitelli – siamo preoccupati per la gestione delle persone espulse dal mercato del lavoro. I vari accordi sottoscritti non hanno prodotto un nuovo posto, c’è un numero impressionante di persone che vivono di ammortizzatori sociali”. Aspetto questo confermato da Giuseppe Caccianini che si occupa del tema da molto vicino: “Cresce il numero di domande di mobilità in deroga dal 2016 ad oggi. Nel 2016 – sottolinea – sono state accettate dalla Regione Lazio 570 domande, 1204 domande nel 2017, e 1669 richieste quest’anno. Solo per il 2017 la provincia di Frosinone ha inoltrato oltre 950 domande contro le 160 di Rieti. Numeri davvero impressionanti di cui a doversi far carico è in primis la politica”.