CASSINO – Spaccio, usura ed estorsioni: i dettagli dell’operazione ‘San Bartolomeo’

I Carabinieri di Cassino l’hanno denominata ‘San Bartolomeo’, noto quartiere popolare della Città Martire, la vasta operazione anticrimine che, nella notte, ha portato all’arresto di 11 soggetti, alcuni dei quali facenti parte di una famiglia rom ivi residente. Si tratta del prsieguo di un primo, massiccio intervento che, già nel gennaio del 2017, aveva portato al fermo dei componenti di un clan rivale del succitato, oggetto nella circostanza di un attentato intimidatorio datato ottobre 2015, quando la violenta esplosione di un ordigno artigianale servì di monito al gruppo rom cassinate che, ai tempi, non stava effettuando secondo le regole l’attività territoriale di spaccio di stupefacenti. Il filone di indagini che ha portato agli arresti odierni ha riguardato proprio questa imputazione, scoprendo pian piano l’esistenza di un articolato sistema di traffico di droga che, oltre che all’interno di un condominio, si svolgeva anche nei locali di un circolo ricreativo della zona. Venuta alla luce anche l’attività usuraria attuata da una donna a danno di un tossicodipendente del posto, costretto a corrisponderle per la restituzione di un debito di 3000 euro, oltre il 30% di interessi mensili. Vittima di pretese estorsive e, in una circostanza, anche minacciato con un coltello da un’altra delle donne del clan, un pescivendolo

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