REGIONE – Ok ultima campagna vaccini, D’Amato: Si deve fare ancora di più
“Successo nel Lazio per la campagna vaccinale antinfluenzale che ha visto un incremento su tutto il territorio delle vaccinazioni rispetto all’anno passato. Vi è stato un significativo miglioramento dei risultati raggiunti rispetto alla stagione precedente ed in particolare per il volume complessivo di prestazioni e il numero complessivo di soggetti vaccinati”.
Lo dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato in merito ai dati della campagna vaccinale antinfluenzale 2018. Nello specifico i soggetti vaccinati sono passati da 891.482 (2017) a 922.693 facendo segnare un incremento di 31.211 unità (+3,5%). In aumento anche le vaccinazioni tra gli anziani e i soggetti più a rischio. I soggetti vaccinati anziani sono passati da 651.852 (2017) a 665.084 con un incremento di 13.232 unità (+2%), mentre i soggetti più a rischio sono passati da 239.630 (2017) a 257.609 con un incremento di 17.979 unità (+7,5%). Il tasso di copertura raggiunto sulla popolazione anziana è stimato provvisoriamente al 52,3%, contro il 51,8% della stagione precedente. In aumento anche la copertura vaccinale per i medici e il personale sanitario di assistenza, le vaccinazioni sugli operatori sanitari sono passate da 12.857 (2017) a 15.182 con un incremento di 2.325 unità (+18,1%).
“E’ stato fatto un grande lavoro di sensibilizzazione sull’importanza del vaccino antinfluenzale – conclude D’Amato – Il vaccino antinfluenzale è sicuro e completamente gratuito per gli over 65 anni, per i soggetti a rischio di ogni età con patologie croniche, per il personale sanitario e di pubblica sicurezza e per la prima volta nel 2018 anche per i donatori di sangue. Voglio ringraziare i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia, i servizi vaccinali delle Asl e tutto il personale sanitario che con il loro grande impegno hanno permesso di raggiungere questi risultati. Vaccinarsi è importante ed evita serie complicazioni di salute soprattutto nei soggetti più deboli. Dobbiamo continuare a lavorare per aumentare le coperture soprattutto verso gli anziani e i soggetti a rischio”.