FALVATERRA – Sbanda… il bando per tecnici comunali: critica l’opposizione
“Il Comune di Falvaterra lancia un bando che sbanda subito!”- esordisce Gian Carlo Bertoni, Capogruppo consiliare di “Progetto Falvaterra.
E’ di pochi giorni fa la pubblicazione del bando per il reclutamento del tecnico comunale e ci eravamo illusi che finalmente la normalità dei comportamenti amministrativi fosse entrata nelle stanze del nostro Comune” – dichiara Bertoni. Ma l’illusione è durata poco; il tempo di leggere il testo del bando. Innanzitutto è perlomeno stravagante la scelta di ricorrere ad un bando pubblico per assumere a tempo determinato e part-time un professionista in un comune di meno di 500 anime. Il buon senso avrebbe dovuto suggerire una strada diversa. Ad esempio quella di rivolgersi ad un comune vicino per condividere un loro professionista regolarmente assunto. Perché impelagarsi in una procedura complessa come quella della gestione di un bando da parte di un’amministrazione, che nello specifico non ha alcuna esperienza e che da molti anni non riesce a risolvere degli ordinari problemi di organizzazione del personale? Sono già in molti a chiedersi se tale decisione sia solo frutto di alacrità inesperta dei neofiti oppure celi finalità non dichiarate. La realtà dei fatti – prosegue Bertoni – è che il bando voluto da Piccirilli ed avallato dal suo vice Carè si distingue per l’inosservanza delle norme fondamentali. Come Consiglieri di minoranza abbiamo l’obbligo di vigilare sull’attività della maggioranza e non possiamo tacere sui molti gravi disallineamenti del bando dalla normativa sia nazionale che comunale. E’ incomprensibile come sia Piccirilli che Carè abbiano potuto autorizzare la pubblicazione di un bando che non tiene in alcuna considerazione le disposizioni sulla materia contenute nel “Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi” del loro stesso Comune. Mi riferisco, ad esempio, alle disposizioni relative alla composizione della commissione esaminatrice ed alla valutazione dei titoli dei candidati. Queste violazioni delle norme, che certamente non contribuiscono a formare una buona immagine del nostro paese, sono ancora più plateali se confrontate con il bando lanciato contemporaneamente dal Comune di Ceprano per una posizione analoga. A Falvaterra Piccirilli e Carè, fra le tante dimenticanze, si sono scordati, ad esempio, cosa prevista dalla legge, di dare la opportuna pubblicità al bando falvaterrano mediante affissione dello stesso oltre che all’albo pretorio di Falvaterra, anche in quello dei comuni limitrofi, nonché mediante esposizione dello stesso in luoghi pubblici dell’intero territorio comunale. Ad aumentare le già molte perplessità sulla correttezza della procedura seguita – conclude Bertoni – hanno contribuito le recentissime rettifiche, anch’esse non comunicate nei termini di legge, sia dell’avviso di gara, che del modello di domanda, nonché delle modifiche dei termini di presentazione delle domande, spostati all’11 settembre e della data del colloquio ora fissata per il 16 settembre 2019 alle ore 15.00.