VENAFRO – Sventato dai Carabinieri un furto di rame, presi tre rumeni
Nella notte tra il 30 e 31 dicembre militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Venafro con l’ausilio delle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Sesto Campano e Filignano, ricevuta la segnalazione da parte di una Guardia Giurata di vigilanza alla zona industriale del comune di Pozzilli, che aveva notato movimenti sospetti all’interno di un opificio, effettuavano un intervento presso la struttura. La celerità dell’operazione posta in essere delle pattuglie, permetteva di sventare un furto di rame pari a circa 50 quintali, per un valore complessivo di circa 20.000 euro, che ignoti malfattori, dileguatisi nelle campagne circostanti all’arrivo dei militari e precedentemente allertati dal passaggio della Guardia Giurata, avevano sapientemente distaccato dall’impianto elettrico dei pannelli fotovoltaici installati sulla copertura del capannone della azienda.
Immediatamente i Carabinieri battevano le campagne circostanti per rintracciare i fuggitivi e nel corso delle ricerche venivano rinvenuti gli attrezzi utilizzati e ulteriori cavi di rame già accantonati per essere portati via. Le ricerche si protraevano per tutta la notte e intorno alle ore 02.30 circa del 31 dicembre, sempre nell’area circostante la zona industriale di Pozzilli, veniva fermata una Fiat Multipla con a bordo 5 uomini che alla vista dei militari si davano a precipitosa fuga a piedi, abbandonando il veicolo. Il pronto intervento dei militari riusciva quindi, a farne bloccarne tre, tutti cittadini rumeni, tutti con vari pregiudizi penali, proposti all’autorità competente per l’applicazione del foglio di Via Obbligatorio.
Sempre durante lo svolgimento dell’operazione, i Carabinieri di Filignano rinvenivano occultati nella folta vegetazione di un terreno distante poche centinaia di metri dall’azienda visitata dai ladri, un furgone Alfa Romeo, verosimilmente il mezzo che i malviventi avevano intenzione di utilizzare per trasportare via il rame. Tale veicolo, è stato posto sotto sequestro per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e sarà oggetto di accertamenti tecnici tesi alla ricerca di impronte papillari latenti e di eventuali tracce di DNA.