APRILIA – Dalla Puglia una nuova richiesta per la Medaglia d’Onore a ‘Un ricordo per la pace’
Dopo l’iniziativa per la Medaglia d’Onore al papà di Vasco Rossi internato militare nei campi nazisti, l’Associazione “Un ricordo per la pace” di Aprilia scende in campo per rendere onore ad un reduce salentino della Campagna di Russia (1941-1943).
Qualche giorno fa la telefonata alla presidente Elisa Bonacini del nipote di Rocco Monaco residente a San Vito dei Normanni. 101 anni portati alla grande Rocco, una vita di sacrifici e di lavoro nel settore agricolo, una bella famiglia, ma un grande rammarico. Non ricorda Rocco di aver mai ricevuto alcun riconoscimento per le sofferenze patite in guerra. “Neanche “uno stozzu” di medaglia mi hanno dato”. Riferisce il nipote la frase amara del reduce nel suo dialetto salentino.
Tanti e crudi i ricordi che ancora nitidi racconta ai nipoti con dovizia di particolari. Dopo aver preso parte alle campagne di Albania e Grecia, Rocco partì per la Russia nel 1942. In prima linea sul fronte russo, il penoso incarico di barelliere. A centinaia ne soccorse di compagni feriti, ammalati, visti morire anche per la fame ed il freddo. Lui stesso aveva subito il congelamento dei piedi, fino a necessitare l’amputazione di un tallone.
Al ritorno nel 1943 lunghe cure per evitare peggiori conseguenze ma inabile a continuare il servizio militare in zona di guerra.
Ad attendere il riconoscimento seppur così tardivo per le sofferenze di guerra anche la moglie Grazia, 95 anni. 76 gli anni di matrimonio. Si erano sposati contro il volere dei genitori nel luglio 1943, nel pieno corso del secondo conflitto mondiale.
L’associazione apriliana su incarico della famiglia si è già rivolta all’Ente competente, il Centro Documentale di Lecce che dopo la richiesta ufficiale a firma dell’ultracentenario valuterà la documentazione militare. Se negli archivi troverà conferma quanto riferisce Rocco, si attiverà nei tempi più brevi possibili nelle procedure per il conferimento dell’onorificenza dedicata agli ex combattenti, la Croce al merito di guerra. Una medaglia che Rocco attende con trepidazione da appuntare sul petto in ricordo di tutti i compagni persi in Russia. Secondo i dati di OnorCaduti furono 40 i ragazzi brindisini che persero la vita in Russia, il corpo disperso nel maggior numero.
Commenta Elisa Bonacini, il cui zio Dante morì in Russia a 21 anni : “Un’occasione la (speriamo) prossima onorificenza per riunire Rocco le sue figlie e nipoti in una bellissima festa, tre generazioni per dire insieme : “Mai più guerra!”