FROSINONE – A passo di mulo, il progetto Woodvivors tocca la Ciociaria
Un giro in terra ciociara, con una sosta a Cervaro (ospiti di Crete Gialle) e poi, lungo il cammino in direzione del Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise, una seconda tappa ad Alvito. Ma chi è Woodvivors? È un progetto documentaristico di Francesco Paolo Lanzino, palermitano, amante del trekking e impegnato nella riscoperta e riqualificazione del territorio extraurbano, delle tradizioni, degli stili di vita, degli usi e costumi delle civiltà contadine. Il docufilm che sarà prodotto alla fine del viaggio vuole essere il racconto della riscoperta dei saperi, della cultura, della vita del mondo rurale italiano e delle sue civiltà contadine. Il film racconterà un viaggio di 2.500 chilometri a passo di mulo, da Pantelleria al Piemonte, seguendo prevalentemente le tappe del Sentiero Italia CAI.
Ma come nasce il progetto Woodvivors – L’Italia a passo di mulo? Il progetto prende nome dall’associazione di promozione sociale Woodvivors APS che nasce allo scopo di raccontare un viaggio alla ricerca della civiltà contadina impoverita della risorsa più importante; le braccia dell’uomo e la sua vivacità che, pur tra mille difficoltà, continua a sopravvivere nei gesti di ogni giorno. Cinque i componenti del gruppo che ha soggiornato in Ciociaria.
“Percorrere l’Italia a passo di mulo – racconta Francesco Paolo Lanzino – ci consentirà di produrre un documentario per raccontare ciò che è rimasto di quel mondo e dei suoi attuali protagonisti; un viaggio di 2500 chilometri attraverso l’anima rurale della penisola, tra braccianti, pastori e vecchi artigiani, documentando le antiche lavorazioni di manufatti, le semplici tecniche perfezionate in secoli di esercizio, i piatti tipici unicamente a base di ingredienti e prodotti locali e di stagione. Produrre una testimonianza della vita rurale di oggi è uno dei nostri obiettivi principali. Come una ricerca antropologica sul campo. La produzione di un film/documentario permetterà inoltre il miglioramento della visitabilità e della leggibilità culturale della penisola italiana nell’ottica della costruzione di un futuro sostenibile, valorizzando le peculiarità dei diversi territori italiani”.
In un paese dove ogni 30 chilometri si incontrano culture, usanze e spesso vere e proprie lingue diverse, il mulo e le mulattiere sono una costante. Viaggiare a piedi in compagnia di un mulo, o di due mule e un asino come nel in questo caso, è come costruire un ponte per entrare in sintonia con le diverse realtà. Il mulo è forse l’animale che, dalla sua nascita, più si è adattato a variazioni geografiche, culturali e funzionali. Grazie alla sua capacità di adattarsi pressoché a qualunque territorio, a cibarsi di erbe spontanee e di godere di un incredibile resistenza allo sforzo fisico, il mulo è probabilmente l’animale che ha contribuito più di tutti allo sviluppo della civiltà per come si presenta ai giorni nostri. Il viaggio è iniziato il 15 aprile del 2021 dall’isola di Pantelleria, con l’appoggio dell’ex direttore dell’ente Parco di Pantelleria, Antonio Parrinello. Il viaggio durerà 6 mesi lungo le tappe del Sentiero Italia CAI. Il Sentiero è come un filo che unisce l’Italia, attraversandone le aree di maggiore interesse naturalistico, storico e culturale. L’itinerario toccherà Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria, Emila-Romagna, Toscana, Liguria e Piemonte, attraversando i più famosi parchi naturalistici.