CECCANO – Mingarelli (PRC-SE) sul riequilibrio finanziario del Comune

Nello scorso consiglio comunale la maggioranza che amministra Ceccano ha votato il piano
di riequilibrio finanziario elaborato dopo la delibera della Corte dei Conti, con cui sono state
accertate una serie di irregolarità per il periodo compreso tra il 2013 e il 2019.
Un piano che, sostiene l’amministrazione, ha come obiettivo quello di riparare la disastrosa
situazione finanziaria del comune con una serie di interventi che, a parere della maggioranza,
non avranno ripercussioni sulla cittadinanza, né in termini di carenza di servizi né in termini
di aumenti delle tasse. In tutta franchezza, davanti ad una così rosea prospettiva, restiamo
molto scettici.
Certo è che, nuovamente, ci stupisce l’atteggiamento del Sindaco Caligiore che, anche
stavolta, ripropone il mantra di “quelli di prima”, addebitando alle sole amministrazioni
precedenti le cause del dissesto finanziario, continuando a sostenere di non aver fatto spese
pazze e di aver ben amministrato le casse comunali.
Ora, se è indubbio ( e la Corte dei conti è stata chiara) che le irregolarità finanziarie siano da
addebitare anche all’ annualità 2013, è altrettanto indubbio che gran parte delle criticità
riscontrate dalla corte siano attribuibili alla gestione politico-amministrativa degli anni 2014-
2019, anni in cui ha amministrato Caligiore.
Solo il tempo saprà dirci quanto il piano di riequilibrio votato sarà risolutivo e privo di
conseguenze per la cittadinanza ma, per il momento, i presupposti sono di poco conforto.
Al momento Ceccano non ha un piano programmatico di sviluppo a lungo termine, se non
quello quindicennale per ripianare i debiti sopra citati; non ha niente da offrire a chi la abita,
tanto che sono andate via ben 1500 persone circa nel periodo citato, e tutto ciò che concerne
l’ordinaria amministrazione la si fa passare come un risultato megagalattico; ha la tassazione
al massimo dell’aliquota, le tariffe per il trasporto scolastico e la mensa scolastica sono già
state alzate, il personale del Comune e dei Vigili Urbani è ridotto al minimo e le pochissime
assunzioni che ci saranno non aiuteranno certo a migliorare la situazione, le strade del
territorio Comunale sono tornate quelle del tempo della Contea tanto cara a Caligiore.
Il fantomatico polo sportivo , tanto decantato in campagna elettorale , rimarrà una promessa
non mantenuta e, malgrado tutto, l’amministrazione intende proporre un aumento dei prezzi
in convenzione per sfruttare gli impianti sportivi comunali. Peccato che la manutenzione
delle suddette strutture, in questi anni, si è rivelata davvero carente e viene il vomito solo a
vedere come sono ridotti impianti come la pista di atletica, campo calcetto Protani, campo da
baseball Bonanni ,il Popolla, il campo da bechvolley etc. Bene ha fatto l’opposizione a votare
contro questo piano di riequilibrio, che e’ frutto del fallimento politico della giunta Caligiore.
Una giunta che spara a raffica sui precedenti amministratori accusandoli di non avere mai
avuto laureati in economia come assessori al bilancio (anche se al predissesto Ceccano lo
hanno portato loro che sono laureati!) ma che invece dovrebbe fare propria la grande lezione
di Calamandrei, il quale
affermava: “per fare buona politica non c’e’ bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano
persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie la buona
fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista
possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare”.
Ed un buon affare Caligiore, per Ceccano, di sicuro non lo e’ stato.

Il Segretario del circolo
Luigi Mingarelli

Potrebbero interessarti anche...