LATINA – Polemica CGIL-Valore Donna: la replica del sindacato

Desta sconcerto la polemica incomprensibile che è stata alimentata da notizie completamente false divulgate a mezzo stampa da parte dell’Associazione “Valore Donna “di Latina in riferimento alla recente attivazione del nuovo servizio di sportello sociale nella sede di Via Eroi del Lavoro della Lega SPI CGIL di Latina. Ci saremmo aspettati dalla Presidente di una Associazione, che peraltro narra di impegnarsi da anni sul territorio per aiutare le persone in difficoltà, che si adoperasse per cercare alleanze e collaborazione con chi, come la CGIL e nel caso di specie lo SPI CGIL, persegue davvero e seriamente tale obiettivo nelle proprie sedi, grazie all’impegno e alla professionalità dei propri collaboratori che sono tutti volontari. Risulta quindi incomprensibile l’accusa per cui il progetto dello sportello sociale attivato dallo SPI CGIL di Frosinone Latina nel capoluogo pontino – che rientra nel più ampio progetto regionale che vede l’apertura di ben 22 sportelli nel Lazio in altrettante sedi sindacali – secondo l’Associazione “Valore Donna” risponde a “logiche clientelari … per motivi politici”. Lo SPI CGIL ha inaugurato a Latina un nuovo servizio, che nelle province di Frosinone e di Latina si articola in ben 8 sportelli territoriali che fanno riferimento alle 6 leghe SPI CGIL del Comprensorio. Lo sportello sociale è un servizio completamente nuovo che si basa sull’ attività di accoglienza, ascolto, orientamento e consulenza ai cittadini fondamentalmente sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in provincia di Latina e di Frosinone. “Lo Sportello sociale attivato nelle nostre sedi, dichiarano Giovanni Gioia e Beatrice Moretti, rispettivamente Segretario Generale CGIL Frosinone Latina e Segretario generale SPI CGIL Frosinone Latina – garantisce ai cittadini una porta unica di accesso alle informazioni e ai servizi socio-sanitari, prendendo in carico le persone e le loro famiglie al fine di rendere esigibili i loro diritti, rispondendo alla necessità di dare una risposta a quei bisogni spesso inespressi che riguardano necessità ed esigenze in particolare della popolazione anziana”.
In ciascuno degli 8 sportelli sociali che lo SPI CGIL sta attivando in provincia di Frosinone e di Latina opererà un nostro collaboratore appositamente formato per essere in grado di ascoltare e soprattutto di interpretare i bisogni delle persone”” – precisano Gioia e Moretti – “se è necessario, gli interessati vengono indirizzati al Patronato INCA, al CAAF, all’Ufficio Vertenze, alle Associazioni Convenzionate , come AUSER, SUNIA e Federconsumatori, oppure si provvede a sollecitare le istituzioni pubbliche del territorio (Comune, ASL, Distretto sociosanitario, etc.) a dare riscontro alle diverse richieste dei cittadini”. “Lo sportello sociale potrebbe essere sinteticamente rappresentato anche come quel luogo fisico, libero e gratuito, dove si raccoglie la domanda sociale su cui costruire le vertenze e le iniziative negoziali proprie della contrattazione sociale territoriale attraverso diverse aree di intervento che fanno riferimento agli ambiti delle politiche sociali, della sanità e della disabilità e non autosufficienza” – precisano Giovanni Gioia e Beatrice Moretti – “e l’invito che abbiamo sempre rivolto alle associazioni del territorio è a fare rete per mettere al centro chi si trova in difficoltà. Mettiamo in guardia i cittadini da chi al contrario mette al centro il proprio tornaconto e si illude di rendersi più attrattivo distorcendo la realtà e calunniando le istituzioni e l’operato del più grande sindacato italiano, ma che sarà chiamato nelle sedi preposte a risponderne”.

Giovanni Gioia – segretario generale CGIL FR LT
Beatrice Moretti – segretaria generale SPI CGIL FR LT

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