FROSINONE – Ballottaggio, Mastrangeli: Da Marzi ancora offese
“La campagna di offese del candidato PD continua ancora: il tipico comportamento di chi non dispone di argomenti validi e spera così, vanamente, di recuperare ben 10 punti di distacco – ha dichiarato Riccardo Mastrangeli, candidato a sindaco per la città di Frosinone –Sono favorevole solo a un confronto serio e rilancio la proposta di un faccia a faccia con lui, purché si parli di temi che interessano davvero la città e i cittadini di Frosinone, alla presenza di media e con regole certe di intervento. La Frosinone del fare, che mi onoro di rappresentare, è abituata a rimboccarsi le maniche e a lavorare per la collettività, lasciando da parte attacchi personali o fake news, che costituiscono tuttora l’unica strategia messa in campo dal candidato del Pd. Non è mio costume, infatti, buttare la palla in tribuna per nascondermi o per perdere tempo, tanto più che il risultato della partita, finora, è ampiamente a mio vantaggio, e sarà confermato dal responso democratico dei cittadini, il prossimo 26 giugno. Nel frattempo, ribadisco – qualora il candidato dello schieramento opposto tentasse nuovamente di diffondere fake news – che sono pronto all’incontro sui temi di carattere ambientale, sociale, amministrativo che davvero interessano chi vive quotidianamente la città di Frosinone, come l’inefficienza dell’ascensore inclinato, progettato e realizzato dalle amministrazioni targate PD, o i deficit strutturali del bilancio del comune di Frosinone che, nel 2012, anno del nostro insediamento, erano pari a 50 milioni di debiti certificati dalla Corte dei Conti. Si potrebbe discutere anche del motivo per cui il Pd ha già annunciato di voler eliminare il progetto Solidiamo. Grazie a quel progetto, abbiamo proceduto al dimezzamento delle indennità dei politici, destinando quegli emolumenti a borse di studio per i giovani e ad attività per gli anziani. Durante l’incontro pubblico, si potrebbe anche finalmente conoscere il parere del candidato Pd – che finora si è ben guardato dal prendere posizione – sul biodigestore da 90 o 100.000 tonnellate annue, che finirebbe per provocare l'”importazione” dei rifiuti da mezza Italia, mentre la città di Frosinone produce appena 4.000 tonnellate annue di frazione organica, ragion per cui potrebbe supportare solo un piccolo impianto per il trattamento in autosufficienza. Del resto, la vicenda di via Le Lame è ancora sotto gli occhi di tutti, allorquando gli amministratori del PD trasformarono Frosinone nella discarica della penisola”.