ATINA – Dal 21 luglio la 36esima edizione del Festival del Jazz
Si è tenuta a Cassino presso la Sala San Benedetto della Banca Popolare del Cassinate la Conferenza Stampa di presentazione del Festival Atina Jazz, il grande evento musicale nato nel 1986 grazie alla visionaria passione dell’avvocato Vittorio Fortuna e agli sforzi congiunti dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, dell’Assessorato a Cultura e Turismo del Comune di Atina, dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo della “Valle di Comino” e dall’Ente Provinciale per il Turismo di Frosinone, oltre a quelli della XIV Comunità Montana. Dal 21 al 24 Luglio lo svolgimento della manifestazione, giunta alla sua 36esima edizione.
Questo il calendario degli appuntamenti in programma:
– giovedì 21 luglio ore 21.25 piazza Marconi Atina
UMBERTO PETRIN TRIO
ore 23
FABRIZIO ROSSO QUARTET
– venerdì 22 luglio ore 21.15 piazza Marconi Atina
ALESSANDRO LANZONI Piano Solo
ore 22
FERDINANDO ROMANO E RALPH ALESSI
– sabato 23 luglio ore 21.15 piazza Marconi Atina
REIS DEMUTH WILTGEN TRIO
ore 23
NICK THE NIGHTFLY QUARTET
Quest’anno, per l’edizione 2022, quella del trentaseiesimo compleanno del Festival, “il progetto è stato quello di portare ad Atina un mare di Jazz” riprende il Direttore del Festival, Leonardo Manzari “continuando nel solco della rappresentazione, il più significativa possibile, dello stato di salute del jazz italiano e di alcune delle tendenze più rilevanti in atto nel nostro Paese. Ma oltre questo anche di ricominciare ad aprire le porte del Festival all’estero ed alle sonorità più recenti, in termini temporali, del Jazz internazionale”.
“L’obiettivo della nuova edizione è quello di confermare il prestigio che il brand di Atina Jazz incarna e di rinnovarne lo spirito culturale attraverso la conferma di questa idea dell’Italia in Jazz” afferma il Direttore Artistico del Festival, il Dott. Leonardo Manzari.
“Il Jazz nasce negli Stati Uniti, precisamente a New Orleans tra le comunità afroamericane. Le sue caratteristiche fondamentali sono l’improvvisazione, anche un tono melanconico ed un ritmo decisamente swing” continua Manzari.“E allora abbiamo cercato, in primis, di trasferire queste impronte anche all’edizione numero 36. Da Vittorio Spina, passando per Arturo Agazzi e Carlo Benzi fino ad arrivare a Natalino Otto e ai nostri giorni questa è la tradizione del Jazz e noi vogliamo farla rivivere anche in questa edizione. Desideriamo infatti sottolineare come la tradizione jazzistica tricolore sia ricchissima ma oltre a questa abbiamo voluto riaprire le porte del nostro Festival anche alla musica d’oltralpe. Aprendoci all’estero, ho coltivato la speranza di aver realizzato un mix che possa attrarre l’appassionato” il racconto di Leonardo Manzari.
Il Direttore Artistico poi continua “Il secondo motivo è perché la Direzione del Festival Jazz di Atina ritiene fermamente che in questi tempi moderni, la nostra penisola possa garantire ed offrire al pubblico appassionato di questa musica colta un’offerta musicale probabilmente “non mainstream” ma sicuramente attraente e soprattutto innovativa per certi versi nel periodo culturale che stiamo vivendo”.
“Abbiamo perciò deciso di muoverci nel solco della tradizione italiana e mittleuropea con una programmazione articolata in quattro serate (21-24 luglio 2021, ndr), in grado di offrire occasioni sicuramente per la passione musicale ma anche di propaganda della cultura che attorno alla musica jazz ruota. Abbiamo voglia poi di garantire all’appassionato la possibilità di apprezzare l’offerta turistica del territorio atinate e dunque il Festival che rappresenta un volano di valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico di Atina e della Valle di Comino” commenta il dottor Leonardo Manzari.
I principali elementi del jazz sono dunque due: il ritmo e l’improvvisazione.
Sicuramente Atina Jazz sarà ricca di ritmo e continuerà ad essere un richiamo per lo spettatore appassionato ma a differenza della musica jazz non sarà improvvisato.
Tutto sarà programmato e studiato per fare in modo che ogni serata della trentaseiesima edizione possa essere un evento da ricordare.
“Vogliamo fare in modo che lo spettatore sia coinvolto in prima persona nelle diverse giornate dell’evento per aumentarne ed amplificarne la tradizione e la qualità” confidano dall’entourage del Festival “Riaprirà tra l’altro, per questo scopo, anche il cortile dello storico Palazzo Ducale di Atina per accogliere gli spettatori nel pre, nel post e nel corso della serata”.
Sì, perché le serate di Atina Jazz saranno caratterizzate da tanta musica, con ben due eventi musicali per ogni giorno, due concerti per sera. “Questo rappresenta un grande sforzo organizzativo, ma siamo sicuri che il pubblico apprezzerà quanto abbiamo in programma” la chiosa del direttore artistico, Leonardo Manzari.