LATINA – Gaeta tra le Capitali Italiane 2026: il sindaco illustra il Progetto Blu
Un momento storico per la Città e per il territorio. Un momento da cogliere al volo, con entusiasmo, emozione, orgoglio e felicità, e con la consapevolezza di aver lanciato Gaeta all’interno dei circuiti culturali turistici più importanti d’Italia. Ma, soprattutto, un momento da vivere come un’immensa opportunità per indicare delle precise linee guida, sulla base dell’Agenda 2030 dell’ONU, e far diventare “Blu, il Clima della Cultura” uno strumento pilota e un punto di riferimento strategico per le politiche culturali-turistiche-ambientali nazionali ed europee.
«È questo l’obiettivo del nostro progetto – ha spiegato il Sindaco Cristian Leccese, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Aula Consiliare all’indomani della notizia dell’ammissione di Gaeta tra le dieci finaliste -, alzare l’asticella non solo per dare risalto alle grandi potenzialità dell’intero territorio, perché posso affermare con certezza che non abbiamo nulla da invidiare rispetto a tante altre realtà di prim’ordine a livello nazionale e internazionale. “Blu” è un seme che abbiamo piantato e dobbiamo da oggi in poi innaffiare con cura per permettergli di crescere e diventare un grande albero dalle solide radici. “Blu” deve diventare un modello e rappresentare come il proprio territorio incarni il clima perfetto per la diffusione della cultura, un clima che può essere – se giustamente analizzato, approfondito e studiato – replicato e codificato. La nostra candidatura, infatti, non è identitaria relativamente alla sola Città di Gaeta, ma vuole rappresentare un territorio molto più esteso, che ha contribuito allo sviluppo della civiltà mediterranea ed europea. Dai miti della storia alla fondazione di Roma, dall’unità d’Italia al manifesto di Ventotene per la nascita dell’Europa unita, il grandissimo patrimonio culturale di cui il comprensorio dispone sarà lo strumento per dare modo di elaborare una matrice in grado di replicare l’esperienza in altri luoghi. Il progetto diventerà così protagonista di uno studio scientifico innovativo, per renderlo parte integrante di best practies finalizzate alla rigenerazione urbana europea e, più nello specifico, in quello che vuole essere il nuovo Bauhaus europeo».