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Sta per concludersi la mostra antologica dell’artista Elmerindo Fiore, curata da Bruno Corร : sabato, 31 agosto, la chiusura dopo una lunga esposizione al pubblico, in corso fin dal 30 maggio scorso, nei locali del Museo Camusac di Cassino.

Per l’occasione l’architetto e insegnante di Storia dell’Arte Errico Fiore ha espresso il suo parere critico sui lavori di Fiore. Pubblichiamo qui sotto il contributo in questione:

Nel visitare la mostra antologica al CaMusAC di Cassino si vive una singolare immersione nellโ€™inedito universo artistico di Elmerindo Fiore che ridefinisce in chiave personale il concettualismo contemporaneo.
Il percorso espositivo, che traccia la maturazione artistica dellโ€™artista dalla fine degli anni ’60 ad oggi, si configura come un’esperienza che trascende la mera fruizione visiva, trasformandosi in un viaggio del pensiero e dell’emozione umana, dove i visitatori diventano partecipanti attivi di un dialogo aperto tra Arte e Anima. Un itinerario articolato, i cui presupposti spaziano dalle piรน remote tecniche grafico-pittoriche per giungere alle attuali elaborazioni ottenute con processi fotografici, nella paziente ricerca dello scatto perfetto che catturi lโ€™esito percettivo desiderato.

Ridefinizione del concettualismo
Fiore percorre la sua ricerca innovativa sovvertendo lโ€™approccio consolidato del concettualismo nella tradizione Novecentesca. Per l’artista, l’immagine diventa uno strumento indispensabile e imprescindibile per comunicare l’idea artistica, fungendo da ponte tra passato e presente, generando un dialogo unico e stimolante tra forma visiva e contenuto concettuale.
La mostra nel suo complesso si articola in un itinerario attentamente curato: ogni sala si trasforma in un capitolo di una narrazione piรน ampia ed articolata. Le opere sembrano intrecciare un dialogo silenzioso tra loro, creando una rete di connessioni invisibili che uniscono passato e presente, personale e collettivo. In questo contesto, ogni immagine non risulta mai un elemento isolato, ma parte integrante di un discorso piรน ampio e interconnesso in cui รจ possibile rilevare, ancor piรน nella specifica modalitร  espositiva, trattazioni che colpiscono ed interrogano maggiormente il visitatore.

Specularitร  e dualitร 
Elemento distintivo e ricorrente tra i cicli tematici trattati รจ la specularitร , che si manifesta in diverse soluzioni compositive, assumendo profondi significati psicologici. In alcune opere, l’artista rappresenta figure sfocate, impegnate in una sorta di danza eterea. Il movimento catturato rende l’immagine indistinta, alterando la percezione dell’identitร  dei soggetti.
Questa tecnica non รจ solo un espediente stilistico, ma diventa un potente strumento per esplorare la complessitร  dell’identitร  umana. Le immagini esposte evocano la dualitร  dell’essere, il conflitto interno tra aspetti contrastanti della stessa persona e la ricerca di un equilibrio tra forze opposte.
Le figure dell’amazzone a cavallo, poste specularmente, offrono un ulteriore spaccato introspettivo alla ricerca visiva aprendo alla complessitร  della psiche umana.
La dualitร  tra positivo e negativo rappresenta le forze contrastanti dell’inconscio e il potenziale controllo su di esse. L’integrazione consapevole di questi elementi contrapposti, simboleggiata dalla simmetria e dalla postura delle amazzoni, รจ fondamentale per raggiungere l’equilibrio interiore e permettere di dominare tutti gli aspetti della personalitร .
Una visione che trova analogie nel misticismo orientale dello Yin e Yang, dove l’armonia scaturisce dall’equilibrio tra forze opposte ma complementari, evidenziando lโ€™universalitร  di questa ricerca di equilibrio sia nella natura umana come nell’arte.

Autoritratto collettivo e concetto di maschera
Lโ€™autoritratto, da semplice rappresentazione personale, si eleva a veicolo di pura espressione concettuale, diventando un pilastro fondamentale della filosofia creativa di Fiore. Questa metamorfosi non rappresenta solo un cambiamento di stile, ma una profonda rivisitazione del ruolo dell’artista e dell’opera stessa. L’autoritratto concepito da Fiore non รจ mai una semplice riproduzione rappresentativa; al contrario, si trasforma in uno strumento di esplorazione e comunicazione di idee e concetti.
In questo processo, l’artista non si limita a ritrarre sรฉ stesso, inizialmente in modo inquietante e surreale, inducendo peraltro a forti reazioni emotive, ma utilizza la propria immagine come punto di partenza per indagare questioni piรน ampie legate all’identitร , alla percezione e alla natura stessa dell’arte. L’autoritratto, lรฌ dove risulta privo di identitร  specifica, diventa un puro “concetto” che si colloca al centro della ricerca filosofica e artistica di Fiore. I panneggi che coprono il volto o il corpo dei suoi personaggi, che egli definisce autoritratti, fungono da โ€œmascheraโ€, divenendo elementi ricorrenti e simbolici nelle sue creazioni. Queste raffigurazioni invitano lo spettatore a un’identificazione profonda, stimolando una riflessione intima sulla propria storia personale e su quella dell’umanitร  intera. Le maschere, non risultano essere semplici accessori decorativi, diventano invece strumenti di indagine profonda dell’identitร  umana. L’intensitร  emotiva che si percepisce al loro cospetto e che permea ogni opera, crea una tensione palpabile tra il visibile e l’invisibile, tra ciรฒ che รจ espresso apertamente e ciรฒ che rimane celato. Fiore condivide la sua visione di un’arte che non si limita a rappresentare, ma che attivamente crea e plasma identitร . Attraverso le sue opere, l’artista si propone di dare voce a storie dimenticate ed emozioni condivise, tessendo un mosaico di esperienze umane che invita ogni spettatore a riflettere sulla propria storia, sulla propria maschera e su quelle dell’umanitร  intera.

L’esperienza espositiva e il suo impatto
L’incontro con l’arte di Elmerindo Fiore trascende la riduttiva e semplice esperienza estetica, diventando un momento di profonda introspezione, un’opportunitร  unica per sperimentare il proprio “Io” attraverso la lente di immagini potenti e concetti che sfidano le convenzioni artistiche consolidate.
La mostra al CaMusAC non รจ solo un omaggio all’arte contemporanea, ma un invito pressante a riflettere sul suo ruolo sociale nel nostro tempo e sulla sua straordinaria capacitร  di connetterci a livello personale e collettivo, in modi nuovi, sorprendenti e profondamente significativi.
L’esposizione delle opere di Fiore diventa cosรฌ un manifesto vivente della ridefinizione del concettualismo, un’esperienza che sfida i visitatori a ripensare il rapporto tra immagine, concetto e identitร  nell’arte contemporanea, invitandoli ad esplorare le profonditร  della propria psiche attraverso il potente linguaggio visivo dell’artista.


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