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โUn piano dโazione per supportare la filiera dellโAutomotive รจ assolutamente indispensabile ed urgente. Lโintero comparto non puรฒ piรน attendere, si sta mettendo a rischio un capitale umano e tecnologico unico. Dobbiamo preservarlo e valorizzarlo, perchรฉ stiamo parlando di un settore che รจ stato, e che merita di continuare a essere, fiore all’occhiello della nostra economiaโ. Ad intervenire รจ il Presidente di Unindustria Cassino Vittorio Celletti, in rappresentanza di un territorio, come il sud Lazio, a prevalente vocazione industriale legata al settore dellโAutomotive, che qui conta oltre allo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, moltissime, anche Multinazionali , aziende dellโindotto.
โIl settore auto โ continua Celletti – sta affrontando una transizione che va governata, non subita. I tempi imposti dallโEuropa per la transizione verso i motori elettrici non sono assolutamente realistici. Non siamo pronti, le nostre aziende non tutte sono pronte. Non solo nel Lazio, in Italia, ma in tutta Europa. Quanto sta accadendo anche in Germania con Volkswaghen ne รจ la prova. Tutti i dati relativi alla produzione dellโindustria automotive italiana sono molto preoccupanti e nei prossimi mesi la situazione rischia di diventare drammatica. Chiediamo pertanto al Governo strumenti per gestire e supportare la transizione: piรน tempo anche con ammortizzatori sociali straordinari perchรฉ non ci possiamo permettere aziende che chiudono e perdita di competenze. Servono inoltre centri di ricerca e sviluppo per favorire un cambiamento dei processi produttivi e dei prodotti. Vogliamo che nel 2035, quando tutte le auto dovrebbero essere elettriche, ci sia invece un parco macchine euro 6, cosa che giร porterebbe un notevole miglioramento dal punto di vista delle emissioni e darebbe la possibilitร ai cittadini di cambiare lโauto; di conseguenza una ripresa delle vendite che ad oggi non cโรจ considerato gli attuali alti costi dellโelettrico. Incentivi ed agevolazioni di filiera, dunque โ conclude Celletti – non possono piรน attendere, ogni istituzione politica per quanto di propria competenza deve dare il proprio contributo con un gioco di squadra che perรฒ deve essere finalizzato ad incidere ed a determinare con azioni concrete in un momento cosรฌ complesso.
Per tale ragione chiediamo al Governo che siano ripristinati gli oltre 4,6 miliardi di euro per il Fondo Automotiveโ destinato allโadozione di misure a sostegno della riconversione della filiera. Inoltre, riteniamo non coerente e contraddittorio con una politica di incentivazione per il settore lโennesima previsione โ nel progetto di Legge di Bilancio 2025 โ di incremento dellโimposizione sulle auto aziendali dei lavoratori dipendenti. Ultimo aumento di una lunga serie che ha portato a svuotare quello che doveva essere un fringe benefit per i lavoratori, e non fa che danneggiare il settore rispetto agli altri paesi e aumentare lโimposizione sulle imprese e sui lavoratori. Non comprendiamo, ancora di piรน, il continuare a non vedere un Piano Industriale organico, tale da consentire anche la tracciabilitร di una Roadmap delle attivitร strategiche, tale da monitorarne i tempi effettivi di realizzazione al fine di raggiungere lโobiettivo. In sintesi, con velocitร , ma altrettanto cura del dettaglio, va fatto quanto Unindustria sta facendo di concerto con la Regione Lazio e cioรจ lโaver predisposto โIl Piano Industriale del Lazioโ mettendo a sistema gli attivatori quali Territorio Attrattivitร Risorse per lo Sviluppo Competenze, perchรจ del resto la sostenibilitร diventa anche economica e non si rimane in un territorio se questo non รจ competitivo ed attrattivo.