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Nel pomeriggio del 28 aprile 2025, in Piazza Guglielmo Marconi, a Monte San Giovanni Campano, scortate dalle Moto e da unโAutoradio del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sora, sono giunte, partendo dal Mausoleo delle Fosse Ardeatine, le spoglie mortali del Carabiniere Mario Vona, finalmente tornate nella terra natรฌa del militare a ottantโanni dalla sua morte, avvenuta in prigionia il 19 aprile 1945 nellโOspedale di Nordfriedohof, in Germania, le spoglie hanno quindi finalmente raggiunto la terra natia.
Mario, settimo di otto figli di Antonio Vona e Concetta Buttarazzi, una rispettabile famiglia originaria del Comune di Monte San Giovanni Campano, allโetร di 19 anni, in piena Seconda Guerra Mondiale, venne chiamato alle armi e nel maggio del 1943 si arruolรฒ nellโArma dei Carabinieri. dopo la frequenza del breve corso di addestramento presso la Scuola Allievi Carabinieri di Torino, il 17 agosto 1943 giunse alla Legione Carabinieri di Roma, ove prestรฒ servizio presso la Caserma Podgora.
Dopo la firma dellโArmistizio di Cassibile, lโ8 settembre del 1943, i nazisti iniziarono le ritorsioni nei confronti dei militari italiani che non si erano schierati con loro, e il 7 ottobre successivo procedettero a disarmare, arrestare e deportare i Carabinieri in servizio a Roma. La deportazione era necessaria, si legge nel carteggio riservato delle alte gerarchie naziste, perchรฉ i Carabinieri non erano ritenuti affidabili, in quanto avrebbero teso a proteggere la popolazione italiana dalle angherie dei nazisti e non avrebbero eseguito gli ordini del comando tedesco, in ispecie quello di trasferire nei campi di concentramento gli ebrei del ghetto di Roma. Fra i 2500 circa Carabinieri deportati vi era anche Mario Vona, che nellโottobre del 1943 fu internato in Germania nel campo di concentramento denominato Stalag VII-A. Lรฌ, dove gli internati subirono angherie e privazioni, il giovane Carabiniere rimase prigioniero fino allโaprile del 1945 quando, durante uno dei bombardamenti delle truppe alleate alle postazioni tedesche, rimase ferito per lโesplosione di un proiettile incendiario, decedendo in ospedale il 19 aprile. La sua salma fu quindi tumulata nel Cimitero Militare Italiano, allโinterno del piรน grande Cimitero Comunale di Monaco di Baviera, quello denominato Waldfriedhof.
Grazie alla volontร dei familiari, lo scorso 11 aprile 2025 le spoglie del Carabiniere Mario Vona sono state esumate e i suoi resti mortali trasportati in Italia, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Nella mattinata del 28 aprile le spoglie sono infine partite per lโultimo viaggio, quello per Monte San Giovanni Campano. Scortate da un corteo dellโArma, sono transitate per la casa natale e per il Monumento sito nella via a lui intitolata, per poi raggiungere il luogo della cerimonia in piazza Guglielmo Marconi ove, per la resa degli onori militari, sono stati schierati la Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma, diretta dal Maestro Danilo Di Silvestro, e un Picchetto in Grande Uniforme Speciale.
Ad accoglierlo tutti i familiari il Sindaco di Monte San Giovanni Campano, architetto Emiliano Cinelli e lโAmministrazione comunale, in rappresentanza di S.E. il Prefetto di Frosinone, il Capo di Gabinetto della Prefettura, dottoressa Agnese Scala, lโArma dei Carabinieri della Provincia di Frosinone con il Comandante Provinciale Colonnello Gabriele Mattioli, rappresentanti delle altre Forze di Polizia e degli enti provinciali, le Sezioni dellโAssociazione Nazionale dei Carabinieri in congedo, i rappresentanti delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale dellโArma e le associazioni combattentistiche e dโArma.
Tanta, tantissima gente a tributare un fortissimo abbraccio a un figlio di questa terra, ad un martire, lโennesimo, della Seconda Guerra Mondiale, morto a soli 20 anni. Dopo gli onori militari e la deposizione di una corona, la nipote Eleonora Vona, il Sindaco Cinelli e il Comandante Provinciale dei Carabinieri hanno rivolto un saluto agli astanti e commosse parole al Carabiniere Mario Vona. Nel suo discorso, il Colonnello Gabriele Mattioli ha ripercorso la vita del giovane Carabiniere, che la guerra ha idealmente unito, nel tragico destino, a quella di molti altri commilitoni e civili del Frusinate, deceduti nella lotta di liberazione e nei bombardamenti. Successivamente si รจ tenuta la celebrazione eucaristica, presieduta da Don Stefano Di Mario, parroco della Collegiata di Santa Maria della Valle, e copresieduta da don Andrea Viselli, parroco della parrocchia di Chiaiamari, localitร del Comune di Monte San Giovanni Campano.
